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Norme anti Covid: ecco cosa cambia dal primo febbraio

Sarà anche modificata la durata del green pass

Come vi abbiamo illustrato in diversi articoli, il Governo ha varato una serie di norme anti Covid che ha spalmato nel corso delle settimane.

Siamo partiti con il cosiddetto decreto Natale, che conteneva misure stringenti per contenere la pandemia in un periodo particolarmente delicato. E si è proseguito con una calendarizzazione che si concluderà (provvisoriamente) il prossimo 31 marzo, data a oggi fissata come fine dello stato di emergenza.

È imminente un’altra data importante, martedì primo febbraio, a partire dalla quale ci sarà più di un cambiamento.

Scopriamo prima le norme anti Covid attualmente in vigore, e vediamo poi cosa succederà dal primo febbraio.

Le norme anti Covid già in vigore: il green pass

Il governo è intervenuto per stabilire cosa si può fare con il green pass base e cosa con quello rafforzato, o super green pass.

Ricordiamo che il primo è ottenibile con un tampone negativo (antigenico, valido 48 ore, o molecolare, valido 72 ore), mentre per il super green pass occorre essere guarito dalla malattia o essersi sottoposto a vaccinazione.

Il green pass base è obbligatorio per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. Ma c’è l’obbligo vaccinale per personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine e lavoratori esterni delle Rsa.

Dal 20 gennaio, green pass base necessario anche per andare dal parrucchiere e nei centri estetici. Oltre che per le visite in carcere.

Serve invece il super green pass per accedere a bar e ristoranti al chiuso, a luoghi di spettacolo e cultura, a palestre e piscine al chiuso.

Dal 10 gennaio c’è stata un’ulteriore stretta, e le norme anti Covid dicono che senza super green pass non si accede ad alberghi e strutture ricettive. Niente feste, fiere e sagre, congressi, servizi di ristorazione all’aperto. Green pass rafforzato anche per gli impianti di risalita, palestre, piscine e centri benessere anche all’aperto, centri culturali e ricreativi per le attività all’aperto. E per aerei, treni e navi e per il trasporto pubblico locale.

norme anti covid

Mascherine e altre norme anti Covid

Le mascherine Ffp2 sono obbligatorie sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e sul trasporto pubblico locale.

Un’altra importante regola, in vigore dall’8 gennaio, è l’obbligo vaccinale per gli over 50.

Ricordiamo inoltre che la capienza degli impianti sportivi all’aperto non può superare il 50% di quella massima, mentre al chiuso non può superare il 35%.

Infine, sino a lunedì 31 gennaio le feste sono vietate e le discoteche restano chiuse.

Quarantena

In breve, nessuna quarantena dopo uno stretto contatto con un positivo per chi è vaccinato con due dosi da meno di 4 mesi, chi ha fatto la terza dose e chi è guarito da 120 giorni. Per loro sarà sufficiente indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni.

E per i vaccinati con due dosi da più di quattro mesi la quarantena scende da 7 a 5 giorni.

Cosa cambia dal primo febbraio: il green pass durerà 6 mesi

Tra le norme anti Covid valevoli dal primo febbraio, una riguarda la durata del green pass. Che è attualmente fissata a 9 mesi, ma che scenderà a 6.

A 6 mesi dall’ultima dose di vaccino, dunque, il green pass non sarà più valido. Dal primo febbraio l’app Verifica C19 sarà aggiornata, e riconoscerà il cambiamento di durata dei green pass, senza nessuna azione necessaria da parte dei possessori.

Cosa cambia dal primo febbraio: obbligo di green pass dove?

Con il Dpcm firmato da Mario Draghi lo scorso 21 gennaio, si fa chiarezza sui luoghi in cui il green pass sarà obbligatorio dal primo gennaio. E su quelli in cui la certificazione verde non sarà più necessaria, oggetto del Decreto. Partiamo dai primi.

Da martedì 1 febbraio, il green pass (base) sarà necessario per entrare in uffici pubblici, servizi postali, bancari e finanziari.

Ma non servirà per accedere a una stazione dei Carabinieri o a un commissariato di Polizia allo scopo di presentare una denuncia o svolgere un atto “indifferibile”. Nessun green pass anche per partecipare a un processo in tribunale.

Cosa cambia dal primo febbraio: via libera senza green pass

Ecco dunque i luoghi in cui da martedì primo febbraio non sarà necessario il green pass.

La certificazione verde non occorrerà per l’acquisto di generi alimentari, sia nei negozi al dettaglio che nei supermercati. Niente green pass per andare in panifici, macellerie, pescherie e negozi che vendono surgelati o bevande.

Si potrà entrare senza green pass anche in farmacie e parafarmacie che vendono medicinali e prodotti per la cura del corpo, e in negozi che vendono i prodotti igienico-sanitari (compresi deodoranti, bagno schiuma, shampoo). Resta invece l’obbligo di green pass per entrare nei negozi di cosmetica.

Non servirà il green pass per comprare articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, né per acquistare materiale per ottica.

Green pass sì per le librerie e le edicole, green pass no per i chioschi che vendono giornali.

Nessun green pass per accedere a negozi che vendono generi alimentari e per la cura degli animali. E nemmeno per entrare in esercizi in cui acquistare carburante per veicoli e motoveicoli, e prodotti per il riscaldamento domestico.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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