God Sigma: una guerra tra presente e futuro

È tempo di tornare nel mondo degli anime mecha. Il nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata agli anime degli anni ’80 ci riporta tra nuove battaglie spaziali con God Sigma, l’imperatore dello spazio. Uscito in Giappone nel 1980 prodotto da Toei Animation, l’anime arriva in Italia, nelle TV locali, un anno dopo con un totale di 50 episodi (da noi tagliati a 48).

La struttura non si discosta molto da quella degli anime mecha di quegli anni: alla base della storia c’è infatti l’attacco di un popolo alieno che mira in questo caso ad impossessarsi di un potere che li aiuterebbe non solo a salvare il proprio pianeta, ma anche a diventare i padroni dell’intero universo. A queste mire pericolose si oppone la popolazione terreste, ovviamente con l’aiuto di un super robottone potentissimo.

God Sigma: la storia dell’anime

La Terra in crisi e la Triplice energia

God Sigma è il nome di questo robot potentissimo protagonista dell’anime. Prima di arrivare alla sua formazione però bisogna fare un passo indietro, spiegando da dove arriva la necessità del suo intervento. Nell’anime siamo nel futuro (per noi sicuramente più vicino rispetto ai tempi dell’uscita del cartone): è infatti il 2050 e la Terra sta vivendo un momento di difficoltà. C’è infatti una crisi energetica a minacciare il pianeta, causata da un ormai ingestibile sovrappopolamento.

A trovare una soluzione a questo problema è il dottor Kazami, uno scienziato che sviluppa a Trinity City, una gigantesca base sotterranea situata nel mezzo dell’oceano, la Triplice energia. Si tratta di un generatore di energia inesauribile e pulita dalla potenza inaudita.

Le mire degli Heldiani

Attraverso questa energia il dottor Kazami mira a risanare la Terra, ma la stessa energia, se finita nelle mani sbagliate, potrebbe causare danni irreparabili e dare la forza di conquistare l’intero universo. Un pericolo che diventa reale quando Trinity City viene improvvisamente minacciata dagli Heldiani, comandati dal Generalissimo Terral, comandante supremo delle forze d’invasione. Questa popolazione aliena vuole impossessarsi dell’energia per salvare il proprio pianeta ma anche per imporsi sugli altri, in particolar modo sulla Terra.

Per fortuna il dottor Kazami ha progettato anche tre robot sperimentali: Tuono, Nettuno e Terremoto. Questi sono alimentati dall’energia di cui abbiamo parlato ma con l’iniziale obiettivo di esplorare lo spazio. Di fronte all’attacco alieno diventano però le uniche armi di salvezza, attraverso le quali combattere il nemico.

Tuono, Nettuno e Terremoto: i robot che compongono God Sigma

Arriviamo così a conoscere i tre coraggiosi piloti dei robot. Il primo e protagonista dell’anime è Toshiya Dan. È un ragazzo spericolato e spavaldo, non originario della Terra; viene infatti da Joa (che sarebbe Io), satellite di Giove dove è istallata da anni una colonia terrestre. Toshiya pilota Tuono, il robot dell’aria mentre l’ingegnere capo di Trinity City Julian Noguchi pilota Nettuno, il robot del mare. Infine a pilotare Terremoto, il robot del sottosuolo, è Kiraken, amico di Toshiya e anche lui proveniente da Joa. I tre robot sono inoltre in grado di congiungersi per formare God Sigma, una macchina dalla grandissima potenza.

Dopo un primo attacco alla Terra finito male – Toshiya e Julian riescono a fermare i nemici in tempo – gli Heldiani cambiano rotta. Decidono infatti di mirare proprio a Joa, attaccando i suoi abitanti e rendendola poi la loro base strategica per il futuro attacco alla Terra.

Gli Heldiani del futuro

Nella battaglia tra Heldiani e terrestri non mancheranno colpi di scena. Il primo arriva nell’episodio 27 quando tra i due litiganti si intromette un terzo: gli Heldiani del futuro. Vengono dal 2300 e hanno avuto l’autorizzazione di tornare indietro nel tempo per prendere le redini di una battaglia che stava volgendo a favore dei terrestri. Il capo è il Comandante Lagan e con il suo esercito invade Joa e stermina i soldati di Helda del presente. Ne nasce insomma una guerra ‘interna’ che si conclude con la deposizione dei predecessori a favore degli Heldiani del futuro.

Un vero guaio per God Sigma e la Terra, visto che questi sono molto più forti e malvagi dei precedenti Heldiani. È per questo che God Sigma ha bisogno di essere rinforzato; viene così dotato dello Scudo Sigma e lo scontro tra le due parti si sposta ufficialmente nello spazio.

Il finale

La parte finale dell’anime è una vera e propria ecatombe. Assistiamo infatti ad una serie di morti di personaggi principali e secondari, tra i quali anche il dottor Kazami (che regala al pubblico un altro colpo di scena, vedi sotto!). Il Comandante Lagan dà infatti il via ad una potente controffensiva in cui schiera tutte le sue forze armate. I terrestri sembrano essere ormai quasi sconfitti ma Julian riesce ad inventare un potente cannone laser, alimentato dall’energia di Trinity. Attraverso quest’arma riescono a distruggere l’astronave degli Heldiani: God Sigma riesce così a sconfiggere i nemici con un colpo finale, riportando la pace sulla Terra e su Joa.

Qui finirebbero gli episodi trasmessi in Italia ma in realtà ce ne sono altri due (il 49 e 50) ma tradotti in italiano. Dopo aver distrutto Lagan – che non era ancora morto – si possono finalmente avviare i lavori di ricostruzione di Joa. Toshiya – che intanto ha perso anche sua madre nella guerra – prende una decisione: sale a bordo di God Sigma e, attraverso la macchina del tempo usata dagli Heldiani del futuro, parte per il XXIV secolo con l’obiettivo di impedire lo scoppio della guerra fra Heldiani e Terrestri.

God Sigma: curiosità e considerazioni sull’anime

Il segreto del generale Terral

In questa lotta tra bene e male, tra terrestri e alieni cattivi, c’è un personaggio schierato dalla parte dei villain che merita però una menzione speciale. Il Generalissimo Terral è il comandante degli Heldiani del presente e si fa conoscere inizialmente per la sua spietatezza. In realtà nel corso dell’anime presenta al pubblico una duplicità, una doppia personalità che viene spiegata dopo pochi episodi dell’anime God Sigma. Terral ha infatti un segreto: è una donna nel corpo di un uomo.

Con un passo indietro nella storia scopriamo che Terral è infatti morto in battaglia tempo prima. La sua fidanzata Lara, attraverso un macchinario molto avanzato, ha trasferito la propria anima nel corpo dell’amato. Da allora è lei a vivere nel suo corpo, camuffando la voce per non farsi riconoscere (ma che ogni tanto comunque spunta fuori). Un dettaglio che regala all’anime un tocco di profondità inaspettata, intricando ancor di più la trama, e che rende Terral uno dei veri protagonisti di questo prodotto.

Un anime diviso in due

Proprio Terral fa in effetti la differenza all’interno dell’anime. La sua duplicità è determinante ai fini dello sviluppo della trama. Terral, inizialmente malvagio e determinato a distruggere i terrestri, muta con l’arrivo degli Heldiani del futuro. La sottomissione coincide per lui con una fase di riflessione acuta che lo porta a diventare uno di quei villain che, sul finale dell’anime, passano dalla parte degli eroi ma che sono poi destinati ad una fine tragica. Uno sviluppo che contribuisce a rendere la seconda parte di God Sigma molto più apprezzabile della prima.

I primi episodi dell’anime ci introducono la storia, i protagonisti e le condizioni in cui si sviluppa la vicenda; poi però si vive un momento di stallo. C’è infatti una ripetizione delle stesse situazioni, con una serie di scontri sempre uguali e tocchi leggeri dati da personaggi ironici. Nella seconda parte però la situazione cambia: la serie anime si tinge di toni drammatici e colpi di scena, riportandoci alla mente ‘colleghi’ come Vultus V e Daltanious (ma anche Baldios!). Le vicende dei personaggi si mescolano a dettagli complessi come viaggi nel tempo, paradossi e guerre sempre più accese tra le due fazioni, regalando allo spettatore uno spettacolo senza pari.

Il colpo di scena del dottor Kazami

C’è un ultimo dettaglio che vale la pena sottolineare. Il generale Terral non è l’unico protagonista di God Sigma a vivere una svolta, passando da una fazione all’altra. Se quest’ultimo da cattivo passa dalla parte dei buoni, c’è un personaggio che vive la fase inversa ed è proprio il dottor Kazami. Il professore inventore dell’energia tanto ambita e dei robot che combattono gli alieni diventa un traditore, un passaggio che rappresenta una novità importante e determinante per la trama tanto quanto per la sua ‘crescita’. Un ulteriore elemento che ci porta a dire che God Sigma è sicuramente uno dei migliori mecha di quegli anni (almeno per la sua ‘seconda parte’).

La sigla

La sigla italiana, che prende il titolo dell’anime ‘God Sigma’, è cantata da I Monelli Spaziali.

Desiderosi di rivivere altre storie legate agli anime degli anni ’80? Siamo andati sui monti insieme ad Heidi e Annette, siamo cresciuti un po’ con L’Ape Maia e abbiamo tifato per i protagonisti di Prendi il mondo e vai. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking; vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e Benji, Shingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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