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Amazon investe in Anthropic, startup di intelligenza artificiale

Investimento di 4 miliardi di dollari

Tutti dicono “I love you” recita il titolo di una commedia di Woody Allen del 1996. Quasi tre decenni dopo, tutti vogliono la propria intelligenza artificiale generativa. Ha fatto scuola OpenAI con ChatGPT, lanciata lo scorso novembre.

In tanti l’hanno seguita. Nei giorni scorsi The Information ha rivelato come Google, che già si affida a Bard, nei mesi estivi avrebbe lavorato a Gemini, un’IA generativa che si presenterebbe come cinque volte più potente di GPT-4.

C’è un altro gigante del comparto tech che non sta a guardare. Amazon ha infatti investito in Anthropic, startup di intelligenza artificiale. Cosa sappiamo della mossa dell’azienda di Andy Jassy?

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Amazon investe in Anthropic

La notizia è stata pubblicata dal Financial Times nella giornata di lunedì 25 settembre: Amazon investe in Anthropic. E non si tratta di un rumor, perché la conferma è arrivata proprio dalle due aziende dirette interessate.

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L’accordo è recentissimo, e prevede un investimento iniziale di Amazon di 1,25 miliardi di dollari. La somma totale che l’azienda stanzierà sarà di 4 miliardi di dollari.

Anthropic è un’importante startup di intelligenza artificiale. È dunque chiaro l’obiettivo di Amazon: rivaleggiare in tempi relativamente brevi con Microsoft e Google per quanto riguarda l’intelligenza artificiale generativa. E come Microsoft ha stretto un accordo con OpenAI, così Amazon ha fatto con Anthropic.

L’accordo prevede l’utilizzo, da parte di Anthropic, della piattaforma di cloud computing di Amazon. Oltre ai suoi chip, necessari per la messa a punto dei modelli linguistici di grandi dimensioni.

Anthropic

Anthropic, finanziata da Amazon per lo sviluppo di un’IA generativa, è una startup americana di intelligenza artificiale, recentemente valutata quasi 5 miliardi di dollari. È uno dei principali concorrenti di OpenAI.

Ed è curioso notare che non più tardi dello scorso febbraio Google aveva investito 300 milioni di dollari in Anthropic. Dal canto suo la startup aveva fatto sapere che avrebbe utilizzato il cloud e i chip di Google. L’italo-americano Dario Amodei, co-fondatore di Anthropic nel 2021 assieme alla sorella Daniela, ha insistito sul fatto che “non è cambiato nulla” rispetto all’accordo con Google, perché il rapporto con Amazon non sarà in esclusiva.

A oggi Anthropic ha sviluppato il chatbot Claude, ed è in piena lavorazione Claude 2.

I prossimi assistenti virtuali

Con ogni probabilità l’investimento di Amazon in Anthropic servirà all’azienda di Andy Jassy per mettere a punto gli assistenti virtuali del futuro, molto più pronti, rapidi e competenti di quelli attuali. E che, oltre a fornire risposte circostanziate agli utenti, potranno magari anticipare richieste e desideri.

D’altronde, Anthropic quest’anno ha raccolto diverse centinaia di milioni di finanziamenti e Dario Amodei è considerato tra gli imprenditori più esperti al mondo del settore.

La nuova Alexa

Nel frattempo, Amazon nei giorni scorsi ha presentato l’ultima versione di Alexa, legata a doppio filo con l’intelligenza artificiale.

Infatti, per quanto riguarda il software, è stato implementato il più recente modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), che rende ancora più naturali e intuitive le conversazioni con Alexa.

L’assistente potrà ad esempio cogliere comandi indiretti (“Alexa, qui c’è troppa luce” varrà come un invito ad abbassare l’intensità delle lampadine smart) e  multipli (“Alexa, chiudi tutte le tapparelle, spegni tutte le luci e avvia l’aspirapolvere.”)

Meta e Gen AI Personas

Il mondo dell’intelligenza artificiale generativa, ancora giovanissimo, è in continuo fermento.

Meta, secondo un’anticipazione del Wall Street Journal, all’evento Meta Connect (che si inaugurerà mercoledì 27 settembre) presenterà Gen AI Personas, il nuovo chatbot AI che avrà il compito di intrattenere giovani e giovanissimi.

Sarà dotato di una personalità mutevole, ispirata anche a personalità della cultura pop, ed è in parte ricalcato sul personaggio di Bender in Futurama.

L’ida più probabile è quella che Gen AI Personas servirà per testare la possibilità di creare chatbot che interagiscano a immagine e somiglianza degli influencer e dei personaggi del mondo dello spettacolo.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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