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Crystal Ball, la psichedelia a portata di soffio. La macchina del tempo

Oggi è la volta delle mitiche bolle colorate

Gli anni Ottanta del secolo scorso sono stati un curioso crocevia di consumismo, ingenuità, voglia di sperimentare nuovi approdi della scienza e della tecnologia, spensieratezza e una certa dose (almeno ai nostri occhi) di Kitsch.

Tra i prodotti di quella mistura, si possono annoverare tanti oggetti che allora hanno riscosso un enorme successo, e che oggi hanno il sapore malinconico di icone vintage. E che magari sono ancora in commercio, ma che certamente hanno esaurito la loro funzione di novità dirompente, diventando oggetto di culto. E soggetti di questa rubrica.

Pensiamo per esempio al Crystal Ball, un gioco dal fascino forse anche un po’ sinistro, alimentato almeno in parte da alcuni dubbi poi chiariti, e su cui ancora oggi non si lesina il sarcasmo.

Ma cosa è (lo spieghiamo solo a beneficio dei più giovani, sia chiaro) Crystal Ball?

CrystalBall Logo

Crystal Ball

Crystal Ball è una pasta gommosa elastica che, adagiata all’estremità di un cannello di plastica alla cui estremità opposta si soffiava, dava assuefazione. No, scherziamo: permetteva di produrre bolle colorate semitrasparenti di differenti dimensioni, che si potevano assemblare per creare figure più o meno complesse. Cosa che, aggiungiamo, non ha mai fatto nessuno, se non i protagonisti degli spot pubblicitari del gioco.

E non si prenda la faccenda sottogamba. Dal momento che circola un video in cui il figlio di uno dei due inventori illustra la tecnica per produrre bolle da campionato mondiale.

Storia e mito di Crystal Ball

Crystal Ball nasce dall’idea di due chimici, Claudio Pasini, e Carlo Alberto Colombo, che nel 1947 mettono in commercio Le bolle fatate.

Il prodotto non ottiene alcun successo e viene presto ritirato dal mercato. Ma certo: la gente ha bisogno di nomi in lingua inglese. E così, nel 1968 il solo Pasini ci ritenta ma, evidentemente sostenuto da astuti pubblicitari, compie quello che oggi si chiamerebbe rebranding, e lancia Crystal Ball in quattro colorazioni: blu, giallo, verde e rosso.

Dopo di che, cosa poteva succedere dall’incontro tra Crystal Ball e i già citati anni Ottanta del Novecento? Un amore a prima vista, facilitato anche da una massiccia e coloratissima (e come avrebbe potuto essere altrimenti) campagna pubblicitaria.

Crystal Ball era in bella mostra praticamente in qualunque negozio, e non c’è stata suola di scarpa che non si sia inzaccherata di quella gloriosa pasta. Il gioco ha venduto svariati milioni di tubetti in moltissimi Paesi, ancora oggi viene prodotto dal Pasini Laboratorio Chimico in provincia di Monza e Brianza (e distribuito da Giochi Preziosi), dal 2006 è acquistabile anche online e vanta un sito ufficiale.

insanity page crystal ball

Le controversie

Il post tratto dalla pagina Facebook Insanity Page che qui vi mostriamo scherza (non proprio in punta di penna) su un tormentone che in effetti ci ha accompagnato per anni.

Le bolle colorate di Crystal Ball, ai nostri tempi, emanavano un forte odore di solvente. E il fatto che per un lungo periodo non fosse stata riportata la composizione chimica sulla confezione, ha fatto dubitare della – diciamo così – salubrità del prodotto.

Va detto che ora nella home del sito campeggiano due frasi chiarificatrici in questo senso. Una recita: “La pasta è costituita esclusivamente da sostanze chimiche non tossiche.” E l’altra: “Crystal Ball è certificato dall’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli.” Istituto che, va ricordato, nasce nel 1978, quindi prima di allora si può immaginare che l’attenzione alla sicurezza fosse minore.

In una pagina interna del sito, comunque, viene ancor meglio illustrata la non tossicità del prodotto.

Negli anni, poi, la cannuccia è stata dotata di una valvola di non ritorno per evitare aspirazioni dei vapori. E la pasta è stata prodotta in una nuova composizione che ne ha ridotto l’odore.

Giochi Preziosi Magiche Bolle Colorate, Divertiti A Creare...
  • Crystal Ball: per dare vita a bolle di ogni forma e dimensione
  • Soffia dall'altra estremità del cannello fino a che non si formerà la bolla dalla dimensione ricercata
  • Per finire, tira e ruota il cannello per staccare il Crystal Ball

Da Crystal Ball al metaverso

Al di là di ciò, resta il fatto che Crystal Ball per diversi anni è stato praticamente nelle case di tutti i bambini.

Immaginare oggi, ai tempi del metaverso e dei chatbot conversazionali, il motivo di un simile successo non è facile.

Certamente, si trattava di un gioco tascabile e semplice. Che allo stesso tempo permetteva di sognare una delle azioni più avvincenti che avvengono in natura: il volo. Un motivo del tutto simile sta alla base del successo di un altro gioco di culto di qualche decennio fa, di cui abbiamo scritto la scorsa settimana: la pipetta soffia pallina.

In fondo, giocando si sogna pur sempre di approdare in altri mondi: oggi con i visori di realtà virtuale, ieri con la fantasia e con bolle colorate (e un po’ maleodoranti).

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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