Gli sforzi a favore dell’elettrico da parte del governo continuano, anche se per ora i risultati sono interlocutori.
Ad apertura di 2024 abbiamo scritto di un primo ecobonus da parte del ministero delle imprese e del Made in Italy, a cui hanno fatto seguito nuovi incentivi a favore dell’acquisto “di auto a basse emissioni inquinanti”, con un impegno economico di 950 milioni di euro.
Dopo di che il Mise ha riaperto lo sportello per la richiesta di agevolazioni per le colonnine di ricarica di veicoli elettrici dedicate alle utenze domestiche. La domanda è presentabile dalle ore 12:00 del 15 febbraio 2024 alle ore 12:00 del 14 marzo 2024.
E dal giorno successivo, venerdì 15 marzo, il bonus colonnine elettriche potrà essere richiesto da professionisti e imprese. Vediamo come.
Il bonus colonnine elettriche per professionisti e imprese
Il bonus colonnine per imprese e professionisti sostiene l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici per supportare la transizione ecologica nel settore della mobilità. Questo bonus è promosso dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e gestito da Invitalia.
Proprio il ministero dà notizia sul proprio sito della riapertura del bonus colonnine elettriche per professionisti e imprese, specificando che ben 70 milioni di euro (la dotazione iniziale complessiva era di 87,5 milioni) sono ancora disponibili.
Il contributo
Il bonus colonnine elettriche è rivolto “a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica.
Queste possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.”
Il contributo può coprire (sino al 10% del costo per l’acquisto e la messa in opera) anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
Chi può fare richiesta del bonus colonnine elettriche
Possono fare richiesta dell’agevolazione imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, e professionisti.
Le une e gli altri devono rispettare alcuni requisiti specificati in una pagina ad hoc del sito di Invitalia, lo stesso sulla cui piattaforma sarà possibile inoltrare la richiesta.
Le spese ammissibili devono essere sostenute dopo il 4 novembre 2021 e documentate tramite fatturazione elettronica.
Il contributo non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese. E ciascun beneficiario può presentare una sola domanda.
Quando inviare la domanda: la finestra temporale
Le domande per il bonus colonnine a favore di professionisti e imprese è digitalizzata: le candidature possono essere inviate online dalle ore 12.00 del 15 marzo 2024 sino alle ore 17.00 del 30 giugno 2024.
La piattaforma sarà attivata sul sito di Invitalia.
Come fare domanda
Si dovrà accedere all’area personale del sito di Invitalia tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS).
Questa procedura riguarda sia i professionisti (per cui “il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000,00 euro”) sia le imprese che richiedano l’agevolazione “per l’acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000,00 euro.”
Per acquisti e installazioni di infrastrutture di valore complessivo pari o superiore a questa cifra, le imprese potranno inviare la domanda solo tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo CRE1@postacert.invitalia.it, sempre dalle 12:00 del 15 marzo 2024 alle 17:00 del 20 giugno 2024.
L’elettrico va a rilento
Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, ha detto: “Con la riapertura dello sportello vogliamo dare nuove opportunità di sviluppo della mobilità elettrica nel Paese, sostenuta in modo consistente dal PNRR e centrale per raggiungere gli obiettivi del PNIEC”.
Eppure, come abbiamo ricordato parlando dell’analogo bonus riservato alle utenze domestiche, la transizione verso l’elettrico stenta a decollare.
Nei due anni scorsi, per la misura riservata alle persone fisiche sono stati messi a disposizione 80 milioni di euro. E ne sono stati erogati meno di 7.
Mentre, per il bonus colonnine elettriche a favore di professionisti e imprese, abbiamo già ricordato la dotazione iniziale, che era di 87,5 milioni di euro. E dopo una prima apertura dello sportello, ce ne sono a disposizione ancora 70.
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