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Telecom separa rete e servizi: cosa cambia per i clienti

L'azienda va verso la creazione di ServiceCo e NetCo

Telecom Italia sta lavorando per la separazione dei propri prodotti: da un lato l’infrastruttura di rete, dall’altro i servizi. Il progetto approvato dal Consiglio di Amministrazione vedrà la nascita di una società chiamata ServiceCo e un’altra che si chiama NetCo. Ma cosa cambia per noi utenti finali?

Telecom Italia verso la separazione di rete e servizi: cosa cambia?

Il Consiglio di Amministrazione guidato da Pietro Labriola ha approvato la separazione della società Telecom Italia, in quella che in gergo di chiama “carve out”: taglio ed estrazione. Da un lato ci sarà ServiceCo, l’azienda per i servizi. Stiamo quindi parlando di telefonia fissa e mobile, il servizio di cybersecurity Telsy, i servizi ICT di Olivetti e il cloud italiano di Noovle.

Dall’altro lato NetCo, che raggruppa i servizi di “rete all’ingrosso”. Sia quella primaria (quindi dalla centrale all’armadietto) che quella secondaria (da lì a casa vostra). Ma anche i cavi sottomarini di Sparkle per collegarci alla rete internet nella sua interezza.

Le differenze per gli utenti finali all’inizio saranno poco apprezzabili. Molti clienti già utilizzano rei mobili e servizi controllati da altri operatori, come quelle di Inwit e OpenFiber. Anzi, questa operazione potrebbe aumentare secondo gli analisti la concorrenza del mercato, magari abbassando i prezzi delle offerte.

In futuro però una possibile fusione tra Open Fiber e la rete TIM potrebbe aumentare i prezzi per l’affitto della rete da parte di altri operatori, che di conseguenza dovranno alzare il prezzo anche a noi utenti finali. Questo potrebbe portare ad aumento delle bollette per la fibra in casa e la connessione mobile, secondo gli analisti sentiti da La Repubblica.

Resta da vedere come questo processo continuerà: il settore delle telecomunicazioni sta cambiando molto più velocemente che in passato e le incertezze ci sono. Vi terremo informati.

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Source
La Repubblica

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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