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Oggi si celebra la Giornata mondiale della bicicletta

La ricorrenza è stata istituita nel 2018

Compulsivo sostenitore (e fruitore) della bicicletta, l’estensore di questo articolo farà fatica – per una volta – a mantenere il dovuto distacco che il ruolo di redattore richiede.

Sì, perché proprio oggi, come ogni 3 giugno dal 2018, si celebra la Giornata mondiale della bicicletta. Il cui sito ufficiale ci ricorda la pervasività della lingua inglese, per cui la meritoria ricorrenza è globalmente nota come World Bicycle Day.

Scopriamo anzitutto quando e da chi è stata istituita la Giornata mondiale della bicicletta, e perché si celebra.

Ma soprattutto ricordiamo, a beneficio dei (pochi, ci auguriamo) distratti, i vantaggi che questo straordinario mezzo di locomozione apporta in un sol colpo al fisico nostro e a quello… del pianeta.

La Giornata mondiale della bicicletta

La Giornata mondiale della bicicletta, o World Bicycle Day, è una ricorrenza istituita il 3 giugno del 2018, giorno stesso in cui si è celebrata per la prima volta.

La risoluzione che l’ha resa giornata ufficiale delle Nazioni Unite è stata votata all’unanimità da tutti i 193 Stati membri. Che sono invitati dall’Onu “a dedicare particolare attenzione alla bicicletta nei propri piani di sviluppo, e a includere la bicicletta nelle politiche di sviluppo internazionale, regionale, nazionale e locale.”

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L’importanza della Giornata

Nella risoluzione stessa sono indicati con una certa precisione i motivi per cui è importante caldeggiare l’uso della bicicletta. Leggiamone alcuni stralci.

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Una frase dice in realtà già tutto: la bicicletta è “un mezzo di trasporto semplice, economico, affidabile e sostenibile, che promuove la preservazione ambientale e la salute.”

Proseguendo, la risoluzione Onu ci ricorda che “la bicicletta stimola la creatività e l’impegno sociale, e offre al suo utilizzatore una coscienza immediata dell’ambiente locale.

La bicicletta può essere uno strumento per lo sviluppo e un mezzo non solo di trasporto ma anche di accesso all’educazione, alla salute e allo sport.”

Inoltre, oggi la bicicletta è “un simbolo del trasporto sostenibile e veicola un messaggio a favore della sostenibilità dei consumi e della produzione e ha un impatto positivo sul clima.”

Le iniziative

In occasione della Giornata mondiale della bicicletta, si organizzano eventi e dibattiti in tutto il mondo.

Ma soprattutto pedalate, da quelle dedicate a bambini e famiglie alle pedalate musicali, da quelle che si trasformano in itinerari culturali e gite (anche di più giorni) sino alle prove fisiche impegnative.

Un calendario piuttosto esaustivo delle iniziative nel nostro Paese lo si trova sul sito andiamoinbici.it

Ripensare gli spazi

Ma, come spesso accade per le celebrazioni, anche la Giornata mondiale della bicicletta rischia di essere un giorno di festa all’insegna della due ruote, che poi lascia il posto ai soliti problemi e alle solite limitazioni.

Le città, insomma, vanno ripensate a misura di podista. E, chiariamolo, ciò non significa privilegiare che va in bici a discapito di chi guida veicoli a motore, ma creare infrastrutture che non penalizzino chi si muove sulla due ruote (né mettano a repentaglio la loro sicurezza).

Tuttavia, per farlo serve anche una disponibilità a investire nel settore che a oggi manca. Come fa notare Alessandro Tursi, presidente di FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta). Tursi ha detto: “Dopo il taglio dei fondi destinati alla ciclabilità urbana nell’ultima Legge di Bilancio, è ora necessario che il Governo preveda un fondo permanente per le infrastrutture e le ciclabili urbane per consentire agli amministratori locali di ogni colore politico di sviluppare con facilità una mobilità ciclabile, in particolare per gli spostamenti casa-lavoro.

La bicicletta è una soluzione reale e già pronta per perseguire in modo semplice ed economico gli obiettivi di transizione energetica e climatica, con costi decisamente inferiori, sia per i privati cittadini sia per le casse pubbliche, rispetto allo sviluppo della mobilità motorizzata, elettrica o meno”.

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Ripensare… noi stessi

Ma perché paesi e città diventino a misura di ciclista, occorre anche abbandonare la malsana abitudine di spostarsi in auto per andare a fare la spesa nel negozio che dista trecento metri da casa nostra.

L’automobile, infatti, è ancora di gran lunga il mezzo più usato anche per gli spostamenti brevi.

Uno studio condotto nel 2022 negli Usa da The Bike Adviser ha mostrato che il 55% degli spostamenti in auto è inferiore agli 8 chilometri.

Se solo la metà degli spostamenti brevi effettuati in auto fossero sostituiti con quelli in bici, a livello nazionale si risparmierebbero 273.000 tonnellate di CO2 sul totale di 551.940. Cioè l’equivalente dell’anidride carbonica assorbita da 4,5 milioni di alberi.

Senza dimenticare che ne gioverebbe, e di molto, la nostra salute.

Con uno scoop finale: vincere la pigrizia e salire in sella richiede solo un po’ di buona volontà iniziale. Dopo di che – una volta messi in moto fisico e mente – tutto va da sé. Proprio come quando si percorre una discesa in bicicletta.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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