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Gli Editoriali di Tech PrincessRubriche

Il Black Friday spiegato bene

Fenomenologia di un appuntamento sempre più atteso

E così domani è il Black Friday.

E siccome tutti lo stiamo aspettando da mesi, e ormai da diversi giorni una grande quantità di negozi fisici e online ha già dato il via agli sconti, succede che arriveremo a venerdì 26 novembre parzialmente delusi.

Ci sentiremo un po’ come, vi ricordate?, ne Il sabato del villaggio, quella meravigliosa poesia di Leopardi che spiega così bene come la felicità stia nell’attesa di un evento e non nella sua consumazione.

Eppure, il Black Friday è un appuntamento sempre più sentito, muove numeri folli, induce spesso ad acquistare compulsivamente ciò di cui avremmo potuto benissimo fare a meno. Oppure ci fa scoprire che quello sconto sbandierato come irripetibile era lo stesso che quel negozio faceva lo scorso maggio e farà il prossimo febbraio.

Che cos’è il Black Friday, dunque? Perché sta diventando qualcosa di simile a una psicosi collettiva, al punto che dal venerdì di sconti si è passati alla settimana del Black Friday, con tutta la corte di anticipazioni, posticipazioni e giornate dello sconto correlate?

Andiamo con ordine.

Cos’è il Black Friday

Il Black Friday, o venerdì nero, nasce negli Stati Uniti nel 1924, anche se avrà ampia diffusione solo a partire dagli anni Ottanta del Novecento. Si celebra all’indomani del Giorno del ringraziamento, che cade il quarto giovedì di novembre.

E se il Giorno del ringraziamento è la festa cristiana in segno di gratitudine a Dio per l’abbondanza del raccolto, ecco che il Black Friday è – potremmo dire – la festa dell’abbondanza del superfluo. Con il Black Friday, infatti, si apre simbolicamente la stagione dello shopping natalizio. E i negozi, oggi anche (se non soprattutto) quelli online, favoriscono gli acquisti con forti campagne di sconti. Oltre che, talvolta, prolungando l’orario di apertura nel caso dei negozi fisici.

black friday

Perché si chiama così

Una volta scoperto cos’è il Black Friday, inevitabile la domanda: perché si chiama così? Pare che il nome, non proprio benaugurante, sia nato a Filadelfia, per via delle congestioni al traffico provocato dalla corsa all’acquisto compulsivo.

Altra ipotesi suggestiva: i commercianti, grazie al Black Friday, non annotavano più i libri contabili con il colore rosso (adoperato per le perdite) ma con il nero (usato per i guadagni).

È invece una leggenda metropolitana la diceria per cui il Black Friday abbia la sua origine nel fatto che in quel giorno gli schiavi venivano venduti a un prezzo ribassato.

I numeri del Black Friday

La Rete pullula di ricerche riguardanti le scorse edizioni del Black Friday e di proiezioni per il 2021.

Tra le svariate stime, prendiamo quella dell’Osservatorio eCommerce B2c di Netcomm e Politecnico di Milano, che riguarda solo il nostro Paese.

Ebbene, per il Black Friday 2021 gli italiani, per quanto riguarda solo ed esclusivamente l’e-commerce, si presume che spenderanno circa 1,8 miliardi di euro, il 20% in più rispetto al 2020.

Questo dato dà una buona indicazione di cosa significhi il Black Friday a livello globale.

Il Cyber Monday e gli altri cuginetti del Black Friday

Il fenomeno del Black Friday, in costante ascesa, ha dato vita a una serie di iniziative collaterali. Intanto, i grandi e-commerce dilatano il periodo di sconti, al punto che tanti di loro parlano ormai apertamente di “Settimana del Black Friday”. Poi, sono state istituite delle giornate ad hoc, la più famosa delle quali è il Cyber Monday, ossia il lunedì di sconti subito successivo al Black Friday. È nato nel 2005, è riservato agli acquisti online e si concentra soprattutto sui prodotti di elettronica.

Sempre più negozi americani, poi, stanno adottando il Grey Thursday, ovvero l’apertura degli esercizi nella notte a cavallo tra il Giorno del ringraziamento e il Black Friday.

E tralasciamo tutte le campagne di sconto, ciascuna con un proprio nome a seconda dell’e-commerce dove viene istituita, che ormai ci accompagnano per l’intero anno.

L’illusione, insomma, è quella di poter sempre fare acquisti a prezzi privilegiati.

Il Black Friday tra desiderio e realtà

Sia chiaro: per chi fosse realmente intenzionato ad acquistare un determinato prodotto, spesso nel Black Friday si possono trovare davvero ottimi sconti, come vi abbiamo segnalato.

Ma poi, purtroppo, c’è il lato deteriore dell’appuntamento. Risse (tra adulti) per accaparrarsi l’ultima lavatrice, frodi informatiche per adescare i più ingenui, sconti fasulli calcolati su prezzi gonfiati…

Ma soprattutto, in un senso più generale e profondo, il Black Friday è un’ottima occasione per cadere nell’acquisto indotto. Nell’acquisto, cioè, di un bene di cui in realtà avremmo potuto fare a meno, ma che abbiamo sentito il bisogno di acquistare perché… Già, perché?

Per almeno due motivi. Perché senza quel modello di smartphone o di auricolari true wireless per fare jogging mi sento tagliato fuori. Oppure perché quell’oggetto a quel prezzo, beh: quando mi ricapita?

Cosa dire? La tecnologia è bella, comoda, affascinante. Chi lo sa meglio di noi, redattori e lettori di Techprincess? Certo: è vero anche che un adulto, diceva Freud, dovrebbe avere fatto il passaggio dal principio di piacere al principio di realtà. Il primo è caratteristico dei bambini, che esigono il soddisfacimento immediato di ogni loro desiderio. Con il secondo si dovrebbe aver imparato ad attendere, conoscere le proprie reali esigenze. E soprattutto si dovrebbe saper accettare il mancato appagamento istantaneo.

Però, scusate, adesso devo andare: non vorrei non trovare più il tablet sottocosto che vado cercando da mesi.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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