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EP Tender, il powerbank per le auto elettriche, che elimina l’ansia da ricarica

All’ansia da ricarica per l’auto elettrica ci pensa EP Tender, con il suo carrello powerbank. Sì, è in giro da un po’ questo prodotto, perché ve ne parliamo?

Semplicemente per fare chiarezza e capire, che fine ha fatto il carrello che ti ricarica l’auto e quanto possa essere fattibile come siluzione.

EP Tender, il powerbank per le auto elettriche, che elimina l'ansia da ricarica, fonte sito
EP Tender, il powerbank per le auto elettriche, che elimina l’ansia da ricarica, fonte sito

EP Tender, come funziona powerbank delle auto elettriche

La start-up di Poissy, in Francia, da anni lavora al progetto del carrello che ricarica le auto elettriche. Soprattutto, sta cercando una soluzione per mettere fine all’ansia che attanaglia tutti: rimanere senza batteria.

In sostanza, questo rimorchio-ricarica funziona come per i powerbank dei cellulari. Sì, gli ingombri sono diversi, ma la logica più o meno è la stessa. Precisamente il bauletto si traina e una volta usato si lascia nei punti che l’azienda stabilisce. Qui, potrà essere utile a un altro viaggiatore.

Una sorta di sharing della ricarica, con un costo di noleggio stimato intorno ai 34 euro. Mentre per il montaggio del gancio e dei connettori elettrici ne servono circa 600 euro.

EP Tender, il powerbank per le auto elettriche, che elimina l'ansia da ricarica, fonte sito
EP Tender, il powerbank per le auto elettriche, che elimina l’ansia da ricarica, fonte sito

Un’idea che ha difficoltà a decollare

Ora due considerazioni. L’idea di EP Tender non è la prima. Altri prima hanno tentato di mettere sul mercato soluzioni simili, ma con un risultato negativo.

Sicuramente, il carrello da traino che ricarica la vettura potrebbe essere una soluzione, ma innesca dei dubbi.

Ad esempio, il powerbank per auto aumenta i consumi, il peso e peggiora l’aerodinamica. Quindi là dove arriva la ricarica, subito si perde il beneficio.

Passiamo a un altro punto: il proprietario del carrello batteria. Visti i costi da affrontare per dotare il veicolo di gancio, in teoria dovrebbe essere sempre la stessa persona. Non solo, dovendo noleggiare il carrello e quindi, poi, riconsegnarlo sicuramente avrebbe necessità di ricaricarlo.

Infine, la batteria ha un ingombro e un peso non da poco. Oltre alla sicurezza su strada.

Infine, l’azienda francese, continua e persevera il suo progetto. Soprattutto, promette che presto vedremo girare numerosi carrelli-ricarica.

 

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Barbara Crimaudo

Giornalista tester di due e quattro ruote, con il pallino dell'informatica.

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