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La vera storia di Gran Turismo: dal videogioco al film

Il 23 dicembre 1997 Polyphony Digital distribuisce sul mercato giapponese un videogioco di corse chiamato Gran Turismo, scrivendo una delle pagine più importanti del mondo videoludico. 

Oggi, dopo 26 anni e ben 7 titoli ufficiali pubblicati (ai quali si aggiungono i vari spin-off) quel videogioco diventa un film che racconta la vera storia di Jann Mardenborough, un ragazzo che è passato dalla console alla pista, quella vera.

Ma procediamo con ordine. Questa, cari lettori, è la vera storia di Gran Turismo, un simulatore di guida divenuto leggenda, e una leggenda che oggi diventa un film.

Il primo Gran Turismo: il gioco più venduto di sempre su PlayStation

Appositamente sviluppato per sfruttare a pieno le potenzialità dell’iconica prima PlayStation, Gran Turismo arriva in Europa e negli Stati Uniti nel maggio del 1998. Sarà un successo incredibile: oltre 11 milioni di copie vendute per quello che, ancora oggi, è il gioco più venduto di sempre per la prima PlayStation.

Ma come mai un tale successo?

Il primo elemento degno di nota è il parco auto che il giocatore aveva a disposizione per le proprie gare: oltre 290 vetture, tutte con caratteristiche dettagliate. Innumerevoli sono le ore spese a scegliere l’automobile perfetta, alla ricerca della giusta accelerazione ma anche il giusto grip, per ottimizzare al meglio i tempi di gara. 

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Non solo: le vetture potevano essere ampiamente personalizzate e modificate. Questo era possibile soprattutto in una delle due modalità a disposizione, quella chiamata proprio Gran Turismo. Questa modalità di gioco metteva il giocatore nei panni (anzi nella tuta e nel casco) di un pilota emergente, pronto a dimostrare il proprio valore in pista. Il progredire delle gare permetteva di accumulare punti, patenti speciali e denaro, con la quale personalizzare la propria vettura o acquistarne (e sbloccarne) di nuove.

L’altra modalità di gioco era invece chiamata Arcade, e permetteva al giocatore di cimentarsi liberamente nella varie sfide, tra decine di circuiti impervi, avversari particolarmente skillati e prove a tempo.

L’innovazione più importante però derivava proprio dal fatto che il gioco era appositamente progettato per PlayStation. Con un sistema di controlli pensato per controller DualShock (con tanto di vibrazione quando si usciva fuori pista) e un motore grafico incredibilmente realistico per l’epoca, il gioco è rapidamente entrato nel cuore dei piloti da divano.

Completano il pacchetto l’attenzione alla fisica delle corse e il replay televisivo, che permetteva di rivivere le proprie sterzate da diverse inquadrature.

La serie segue il progresso tecnologico delle console domestiche

All’inizio del nuovo millennio, superato lo spauracchio del Millennium Bug, Sony presenta al mondo occidentale il sequel di GT, sempre sulla prima PlayStation. Se nel primo capitolo i circuiti erano 11, nel secondo diventano ben 27, con un assortimento di oltre 600 automobili (e non solo quelle da corsa). Il gioco era talmente vasto da essere distribuito su due diversi CD, uno per ogni modalità di gioco. Le stesse modalità vengono riviste e perfezionate, rendendo la campagna GT ancor più realistica e complessa, introducendo una componente vagamente strategica: la gestione del denaro del pilota.

L’approdo su PlayStation 2 avviene l’anno seguente, nel 2001, con il terzo gioco del franchise, che presenta un nuovo comparto grafico e introduce altre caratteristiche modificabili alle auto. Tra sospensioni e tubi di scarico, le vetture possono essere modificate nel minimo dettaglio. Vincere le gare diventa ancor più soddisfacente, dato che il gioco porta a 6 le patenti sbloccabili e, vincendo determinate competizioni, permette anche di sbloccare due auto da Formula 1.

Dopo 3 anni di relativo silenzio, quando erano in molti a chiedersi come fosse possibile superare il successo dei primi tre giochi, arriva nel 2004 Gran Turismo 4, sempre su PlayStation 2. Si tratta della prima grande rivoluzione del franchise che, oltre ad ampliare il parco macchine e i circuiti, decide di introdurre numerose altre modalità di gioco. Non solo: arriva la prima sostanziale modifica del motore grafico e del gameplay, che ora supporta anche la possibilità di effettuare pit-stop.

Il risultato? 11,6 milioni di copie vendute nel mondo.

La saga di Gran Turismo conta un totale di 90 milioni di copie vendute

Tra il 2010 e il 2013 arrivano altri due giochi della saga, questa volta su PlayStation 3, che permettono al giocatore di trasferire le patenti da un titolo all’altro, fornendo così continuità all’intera saga, e il multiplayer online (già testato su GT 4). Seguono 9 anni di silenzio, interrotto solo dalla voce dei giocatori di PlayStation 4 che, intanto, chiedono a gran voce un nuovo capitolo per le nuove console. Sony prende tempo e rilascia Gran Turismo Sport. La discussione sul se questo gioco rientri o meno nella saga ufficiale è ancora aperta.

Nel 2021, poi, arriva l’annuncio: Gran Turismo 7 uscirà il 4 marzo 2022. E nel frattempo, siccome due anni prima è arrivata la PlayStation 5, il nuovo gioco supporterà tutte le funzionalità avanzate della nuova console, compreso il 4K HDR.

In totale l’intero franchise (che oltre ai 7 titoli ufficiali conta ben 6 spin-off) ha venduto più di 90 milioni di copie in tutto il mondo.

Gran Turismo: storia di un videogioco divenuto leggenda

Oggi, invece, arriva al cinema il primo film della serie chiamato Gran Turismo – La storia di un sogno impossibile. La pellicola, diretta da Neill Blomkamp, racconta vera la storia del pilota Jann Mardenborough, che dal mondo eSportivo approda alla vera scuderia Nissan diventando così un pilota professionista.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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