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Elon Musk: l’algoritmo di Twitter mostrerà solo gli account che pagano

Nuova scelta da parte dell'autoproclamato "assolutista della libertà di parola"

Elon Musk annuncia che Twitter mostrerà solo gli account verificati (che quindi pagano l’abbonamento a Twitter Blue) nella timeline “Per te”. Una mossa che secondo Musk serve per combattere i bot di IA. Ma la decisione è controversa e potrebbe influenzare negativamente la qualità e la diversità dei contenuti sulla piattaforma.

Elon Musk: Twitter mostrerà solo gli account abbonati nella timeline

Elon Musk non smette mai di sorprendere i suoi follower su Twitter con le sue decisioni spesso discutibili. L’ultima in ordine di tempo è quella di limitare la visibilità degli account non verificati sulla timeline algoritmica “Per te” che Twitter propone agli utenti. A partire dal 15 aprile, infatti, solo gli account verificati potranno apparire in questa sezione, che dovrebbe mostrare i contenuti più rilevanti e interessanti per ogni utente.

Ricordiamo che gli account verificati con la spunta blu ora sono quelli che pagano l’abbonamento Twitter Blu. Mentre risultano verificati con la spunta oro i business e con quella grigia le istituzioni.

Combattere i bot (o spingere Twitter Blue?)

Musk ha spiegato in un tweet che questa è una misura necessaria per contrastare il fenomeno dei bot di IA avanzati che stanno “invadendo la piattaforma“. E che spesso diffondono informazioni false o manipolative. Tuttavia, ha precisato che i bot “verificati” che non si spacciano per esseri umani saranno ancora ammessi nella timeline “Per te”. Questo significa che per essere raccomandati dall’algoritmo di Twitter bisogna essere un utente a pagamento, un brand o un rappresentante governativo.

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La decisione di Musk ha suscitato molte critiche e perplessità tra gli utenti di Twitter, che già non apprezzavano molto la timeline algoritmica “Per te” rispetto alla classica timeline cronologica.

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Inoltre, secondo alcuni analisti, Twitter ha solo 385.000 utenti a pagamento al momento, il che rende il numero di account verificati molto limitato. A peggiorare le cose, il 1° aprile Twitter rimuoverà le spunte di verifica legacy dagli account che non sono più rilevanti o attivi. Di conseguenza, il feed algoritmico sarà dominato da account a pagamento, brand e funzionari, creando una distorsione nella rappresentazione dei contenuti sulla piattaforma. Meno di 400 mila account saranno ammessi sulla timeline di Twitter, con centinaia di milioni esclusi.

Twitter sempre più a pagamento – ma i profitti scendono

Musk ha anche annunciato che in futuro solo gli account verificati potranno partecipare ai sondaggi su Twitter. Non è chiaro però se si riferisca ai sondaggi creati da Twitter (o da lui stesso) o a tutti i sondaggi presenti sulla piattaforma. Come al solito, l’annuncio è confuso e lascia molti dubbi agli utenti. Musk ha licenziato l’ufficio stampa di Twitter e ha iniziato a rispondere in automatico a tutti i giornalisti con la “poop emoji”, quindi difficile fare chiarezza.

L’anno scorso, Twitter ha introdotto per breve tempo una politica per vietare i nomi utente e i collegamenti ad altri social network come Facebook e Instagram. La mossa ha avuto un effetto negativo, e dopo molte critiche, l’azienda ha annullato la regola. In quell’occasione, Musk ha dichiarato che ogni decisione importante di politica sarebbe passata attraverso un sondaggio. Cosa che non è successa. Poco dopo, ha lanciato un sondaggio chiedendo alla gente se dovesse dimettersi da CEO. Alla fine, il 57,5% ha votato a favore. Anche in questo caso, nulla di fatto.

Twitter codice sviluppatori

Dopo questi eventi, diverse persone hanno suggerito che i bot hanno influito su molti di questi voti. In quel momento, Musk ha preso nota di un suggerimento di un utente di limitare la votazione delle politiche solo agli abbonati a pagamento. Con l’ultima dichiarazione, potrebbe finalmente attuare questo cambiamento.

Questo sviluppo arriva giorni dopo che GitHub ha rimosso il codice sorgente trapelato di Twitter. Inoltre, Musk ha promesso di rendere pubblico l’algoritmo di raccomandazione del social network il 31 marzo. Dovremo aspettare e vedere se il codice contiene riferimenti a limitarlo solo agli utenti verificati. Ma l’indirizzo di Musk sembra chiaro: trasformare Twitter in un social a pagamento per gli abbonati. Ma per il momento i numeri non gli danno ragione: lui stesso ha ammesso che la società ora vale meno della metà di quanto l’ha pagata.

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Source
TechCrunch

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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