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Pop.Up: quando il drone si fonde con un’utilitaria

Accanto alle auto che faranno la loro comparsa sulle nostre strade nei prossimi mesi, al Salone dell'Automobile di Ginevra c'è anche lui, Pop.Up. Di che si tratta? Di uno strano mix tra una piccola utilitaria ed un drone, praticamente un'auto volante, totalmente elettrica e  pensata per combattere il traffico delle megacittà del futuro.

Il concept è nato grazie alla collaborazione tra Italdesign, responsabile dell'avveniristico look di Pop.Up, ed Airbus, a cui va invece il merito per la meccanica. Il sistema si sviluppa su tre differenti livelli:

  • l'intelligenza artificiale, a cui spetta il compito di controllare le variabili ed assicurare un viaggio piacevole e senza intoppi;
  • la capsula del passeggero, progettata per ospitare fino a due passeggeri e per sfruttare sia il modulo per gli spostamenti a terra che quello per il volo;
  • l'interfaccia, che dialoga continuamente con l'utente in un ambiente virtuale.

In sostanza la capsula, lunga 2,6 metri e larga 1,5 metri e realizzata in fibra di carbonio, può essere comodamente agganciata sia al modulo di terra, composto da uno chassis, da 4 ruote e da 2 motori elettrici da 60 kW, sia a quello per il volo, che sfrutta gli 8 rotori e la tecnologia per il decollo e l'atterraggio verticale consentendo quindi al veicolo di librarsi in aria per portare i due passeggeri a destinazione, evitando il traffico congestionato dall'ora di punta. La velocità? Parliamo di 100 km/h con un'autonomia di 130 km per il modulo di terra e 100 km per il modulo aereo. Niente male considerando che potrete ricaricarli in circa 15 minuti.

Ovviamente restano ancora parecchi quesiti irrisolti: quanto costerà? Dove alloggiano i moduli quando non vengono utilizzati? Sono pensati per lo sharing o ognuno dovrà avere il suo in garage? E chi gestirà il traffico aereo se dovessero diffondersi? Tutte domande a cui Airbus e Italdesign dovranno rispondere in futuro, ma per ora godetevi il video dedicato a questo capolavoro di ingegneria.

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