Rotting in the sun, la recensione del film di Sebastián Silva

Nanni Moretti non perde occasione di ricordare che i film andrebbero visti al cinema, e ha ragione per tanti motivi.

Non si può tuttavia negare che le piattaforme di streaming, assieme a televisori (e relativi impianti audio) di qualità via via migliore, rendano sempre più pigri e… domestici i cinefili.

Anche perché nel caso di MUBI, piattaforma che vi abbiamo presentato in un altro articolo, il palinsesto è ricchissimo di grandi classici del cinema, film rari o restaurati, e c’è una grande attenzione alle nuove voci della cinematografia mondiale.

MUBI, poi, è anche casa di produzione e distribuzione. Ad agosto vi abbiamo ad esempio raccontato l’eccentrico e riuscito Medusa Deluxe. Oggi tocca a Rotting in the sun, disponibile per gli abbonati alla piattaforma da venerdì 15 settembre.

Rotting in the sun: chi è Sebastián Silva

È nostra abitudine accennare subito al regista (che qui, come vedremo, è anche uno dei protagonisti).

Con Rotting in the sun Sebastián Silva approda per la quinta volta al Sundance Film Festival, dove la pellicola è stata presentata in anteprima mondiale lo scorso 22 gennaio.

Silva, nato a Santiago del Cile nel 1979, è regista, sceneggiatore (ma anche musicista). Ha diverse pellicole all’attivo, e numerosi sono stati i riconoscimenti. Citiamo il Teddy Award (riservato ai film di tematica LGBT) del 2015 al Festival di Berlino con Nasty Baby.

Approfitta della promozione Disney+ a 1,99 euro al mese per 3 mesi, scade il 20 Settembre!

Rotting in the sun: la trama

Sebastián Silva, nella parte di se stesso, è un regista in crisi, dedito alle droghe sintetiche e con istinti suicidi.

Nel bel mezzo di un forte periodo di difficoltà personale e creativa, Silva lascia Città del Messico, dove vive, e decide di concedersi una vacanza in una località balneare, Zicatela.

Qui, in una spiaggia di nudisti gay, incontra l’influencer Jordan Firstman (anche lui nella parte di se stesso), che lo convince a collaborare a un suo nuovo progetto. Ma quando Firstman raggiunge Città del Messico per concretizzare la partnership, Silva è scomparso. Come, quando e perché?

Lo spettatore è al corrente dell’accaduto, e segue con trepidazione le vicende di Vero (una straordinaria Catalina Saavedra), unica testimone di ciò che è accaduto al giovane regista.

La programmatica sgangheratezza di Rotting in the sun

Cos’è, in fondo, Rotting in the sun? Parte con i toni e i modi della commedia, si snoda prendendo sempre di più le tinte del dramma con sfumature gialle. Ma più in generale, potremmo dire che l’intera pellicola è attraversata da una programmatica sgangheratezza, una giustapposizione di generi, idee e trovate registiche. Che, come vedremo, è allo stesso tempo la virtù e il limite del film di Silva.

Perché vedere Rotting in the sun

Rotting in the sun è un film che trasuda libertà, da tutti i punti di vista. Girato con la camera a mano e ricco di inquadrature sghembe, è anzitutto una prova di anarchia registica.

Ci sono poi, specie nella prima parte, svariate scene di nudo, con qualche sconfinamento nella pornografia. La libertà espressiva restituisce bene la vitalità della comunità gay, ma anche l’esistenza disordinata (e rischiosissima) di un gruppo di giovani omosessuali inclini a sesso selvaggio e droghe, e preda di pulsioni di morte.

Convince anche la riproposizione mesta di una generazione, quella dei giovani adulti di oggi, costantemente appiccicata ai device. L’unico libro che si vede nel film lo legge il depresso Sebastián Silva, ed è nientemeno che L’inconveniente di essere nati di E.M. Cioran, il grande filosofo rumeno (grande ma non proprio ottimista).

Vivide, poi, le interpretazioni, con un plauso alla già citata Catalina Saavedra, che mette in scena un personaggio tormentatissimo, sempre in bilico tra comicità e tragedia.

Offerta

L'inconveniente di essere nati

• Cioran, Emil M. (Autore)

19,00 EUR −5% 18,05 EUR

Acquista su Amazon

Cosa non convince di Rotting in the sun

La sensazione generale di Rotting in the sun è quella di un allegro carnevale scoppiettante di buoni spunti, ma senza una struttura robusta (lo dimostra il finale deludente).

E soprattutto troppo fitto di ingenuità e gratuità stilistiche: perché la camera a mano e le inquadrature scentrate? Cosa aggiungono allo sviluppo o alla comprensione della vicenda? E perché inserire ostinatamente, anche in modo pretestuoso, scene di orge?

Insomma: in Rotting in the sun, film che comunque va visto per il suo coraggio e la sua originalità, si percepisce il talento di Sebastián Silva. Ma anche una sua eccessiva urgenza di dimostrare la propria bravura e il proprio disinteresse alle norme.

Approfitta della promozione Disney+ a 1,99 euro al mese per 3 mesi, scade il 20 Settembre!

Il fatto è che, se una trovata inusuale stupisce, il continuo ricorso al colpo a effetto finisce per annoiare.

La nostra sensazione è che, maturando (e dunque abbandonando un po’ di autocompiacimento), Silva saprà offrirci dell’ottimo cinema.

Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

Seguici!