Oggi, 2 febbraio, è il Giorno della marmotta

Cari lettori, oggi 2 febbraio è il Giorno della Candelora. E quindi, direte voi?

D’accordo, riproviamo: oggi, 2 febbraio, è il Giorno della marmotta. E già la cosa apparirà meno nebulosa a molti di voi.

Eh sì, perché oggi le ricorrenze da festeggiare sono due. Liquidiamo subito la prima, la Candelora, ovvero il quarantesimo giorno dopo il Natale. La festa ha origini pagane precristiane e indica il simbolico inizio della stagione dei raccolti. Anche se il nome deriva dalla tradizione cristiana, e indica l’azione di benedire le candele che simboleggiano la luce, ovvero l’uscita dalle tenebre dell’inverno.

E qui facciamo attenzione, perché c’è un collegamento con l’altra ricorrenza odierna. Infatti, se il 2 febbraio il clima si presenta mite, significa che la primavera è alle porte. Mentre la pioggia o un clima freddo dicono, secondo la tradizione, che l’inverno durerà almeno per altre sei settimane.

Queste previsioni meteorologiche basate su fattori tutt’altro che scientifiche stanno anche alla base della versione a stelle e strisce del Giorno della Candelora, ovvero il Giorno della Marmotta.

Il Giorno della Marmotta

Il Giorno della Marmotta (Groundhog Day) viene celebrato il 2 febbraio negli Stati Uniti e in Canada.

E nasce nel 1887 nella piccola cittadina (appena 5.000 abitanti) di Punxsutawney, in Pennsylvania. Proprio a Punxsutawney abita la protagonista assoluta della ricorrenza, ovvero una simpatica e ignara marmotta. E così, spieghiamo anche perché la giornata si chiama in questo modo.

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Perché si chiama così

Gli americani, permetteteci il luogo comune, tendono a spettacolarizzare un po’ tutto: evidentemente a loro piace così.

Comunque, facciamo un passo indietro. I lettori meno giovani si ricorderanno il mitico colonnello Bernacca, che con i suoi modi irresistibilmente ottocenteschi ci leggeva le previsioni del tempo. Ebbene, negli Stati Uniti Bernacca è stato sostituito da Phil, che non è un suo collega d’Oltreoceano ma, appunto, una marmotta.

E come prevede il tempo Phil? Dunque: la mattina di ogni 2 febbraio, la marmotta viene fatta uscire dalla tana. Se vede la sua ombra (e dunque la giornata è soleggiata) e rientra frettolosamente nella tana, l’inverno durerà altre sei settimane. Se resta fuori perché non vede la propria ombra (dunque fa brutto tempo), l’inverno finirà prima.

La scientificità del Giorno della marmotta

Occorre davvero dire che nel rituale non c’è scientificità alcuna?

Ma siccome la curiosità umana non ha limiti, un gruppo di ricercatori si è sbizzarrito a indagare la percentuale di veridicità delle “previsioni” della marmotta.

Ebbene, sono stati analizzati i comportamenti di 33 marmotte, perché va ricordato che la tradizione nata a Punxsutawney si è poi diffusa in molti Stati degli Usa, e anche in Canada.

Comunque, se Phil ha azzeccato i pronostici nel 52% dei casi, altre marmotte hanno oscillato tra il 30 e il 70%.

Ci teniamo stretti Bernacca, insomma.

Il carrozzone del Giorno della marmotta

Scientificità a parte, il Gorno della marmotta è un carrozzone che richiama curiosi e che si festeggia sempre con impeccabile serietà.

Secondo la tradizione, Phil è sempre la medesima marmotta dal 1887, in virtù del fatto che l’animale beve un goccio di Groundhog Punch al tradizionale picnic. E il liquore lo fa ringiovanire di sette anni alla volta. (Anche voi vi siete accorti che se lo beve ogni anno, e ogni anno ringiovanisce di sette, i conti non tornano? Soprassediamo).

Esistono naturalmente sito e pagina Instagram della ricorrenza, curati dal Punxsutawney Groundhog Club Inner Circle, che organizza l’evento a cui assistono migliaia di persone.

“Ricomincio da capo”

Il Giorno della marmotta è entrato nell’immaginario occidentale grazie anche al film Ricomincio da capo (il cui titolo originale era semplicemente Groundhog day).

Girata da Harold Ramis nel 1993, la pellicola ha come protagonista Bill Murray nei panni del meteorologo Phil Connors, che raggiunge Punxsutawney per assistere alla cerimonia del 2 febbraio. Connors resta però inghiottito in un cortocircuito temporale, e ogni mattina si sveglia alle 6.00 per rivivere sempre la medesima giornata.

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Una curiosità

I lettori più attenti avranno notato che il pronostico della marmotta sovverte quello della Candelora. L’animale vaticinerebbe un inverno più breve in caso, paradossalmente, di tempo nuvoloso.

Quindi, chi ha ragione?

Le cose si complicano se prendiamo alcuni proverbi dialettali italiani sulla Candelora medesima. Due, ad esempio, sono in aperto contrasto tra loro. Il primo, lombardo, recita: “A la Madona da la Candelora dol inverno a semm da fœura ma s’al fioca o tira vent, quaranta dì a semm anmò dent”. Ma uno toscano risponde: “Se piove o se gnagnola dell’inverno semo fora”.

Dunque, è forse meglio affidarsi alle app.

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