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Bonus 200 euro: oggi, 26 settembre, click day per le partite Iva

Come inoltrare la domanda

Oggi, lunedì 26 settembre, è finalmente il click day per i possessori di partita Iva destinatari del bonus 200 euro.

Vi abbiamo dato conto dei diversi decreti aiuti che a partire dalla scorsa primavera si sono succeduti.

Era infatti il 2 maggio la giornata in cui l’allora capo del governo Mario Draghi ha parlato per la prima volta di un bonus da 200 euro, che avrebbe coinvolto 28 milioni di italiani (laoratori dipendenti e pensionati con un reddito fino a 35.000 euro). La misura si è concretizzata con il primo Decreto aiuti del 17 maggio.

Poi è stata la volta del Decreto aiuti bis, del 9 agosto, che ha esteso l’indennità una tantum ad altre categorie di lavoratori. Categorie che in sintesi possiamo così riassumere: possessori di partita Iva, cassaintegrati, lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, assegnisti di ricerca, pensionati a partire dal 1° luglio 2022.

È arrivato infine il Decreto aiuti ter, nel quale è presente un ulteriore bonus da 150 euro.

bonus 200 euro Draghi

Il Decreto aiuti ter e il nodo autonomi

Ma, dicevamo nell’articolo in cui vi abbiamo presentato l’ultimo dei finora tre Decreti aiuto, restava da sciogliere il nodo dei lavoratori autonomi.

Che, quando il Decreto aiuti ter è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (il 23 settembre), non avevano ancora ricevuto nemmeno la prima indennità una tantum.

Partite Iva: ecco il click day per il bonus 200 euro

Ecco finalmente il tanto atteso click day per i possessori di partita Iva destinatari del bonus 200 euro.

La platea di beneficiari è di 3 milioni di professionisti, e la somma stanziata pari a 600 milioni di euro.

Basta una semplice operazione per constatare come non occorra la corsa all’invio della domanda. Questo perché, numeri alla mano, la dotazione del governo corrisponde al totale dei beneficiari (3 milioni x 200 euro = 600 milioni di euro).

Quando chiedere il bonus 200 euro

Per chiedere il bonus 200 euro, i possessori di partita Iva possono accedere al sito dell’Inps già a partire dalle ore 12 di oggi, lunedì 26 settembre.

Ma non c’è urgenza. Infatti è possibile inoltrare la domanda sino al prossimo 30 novembre.

Quindi la locuzione “click day” se vogliamo è impropria, perché non ci sarà un unico giorno per chiedere il sussidio, e non saranno premiati solo i primi che inoltrano la domanda.

Chi può richiedere il bonus

Possono richiedere il bonus da 200 euro tutti gli iscritti a una delle gestioni previdenziali Inps con partita Iva attiva entro il 18 maggio 2022. È inoltre necessario che il lavoratore autonomo e il professionista abbia percepito nel corso del 2021 un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Più precisamente, le categorie che possono fare domanda sono diverse: i lavoratori autonomi occasionali, gli stagionali, i lavoratori co.co.co. E poi i lavoratori dello spettacolo, del settore agricolo e chi fa vendite a domicilio con partita Iva. Oltre ai lavoratori domestici assicurati presso la Gestione dei lavoratori domestici dell’Inps.

Lavoratori dipendenti, pensionati e i titolari di reddito di cittadinanza hanno già ricevuto la somma con differenti modalità.

Come richiedere il bonus 200 euro

Si potrà fare domanda esclusivamente online dal sito dell’Inps, accedendo alla propria area personale. E lo si potrà fare con codice Pin, Spid o Carta d’identità elettronica.

Occorrerà allegare alla richiesta la copia di un documento di identità e del codice fiscale. E dimostrare che il proprio reddito nell’anno 2021 sia stato inferiore a 35.000 euro.

Per gli avvocati sarà istituita una piattaforma ad hoc. Ed è proprio la Cassa forense a ricordare che eventuali domande inoltrate in forma cartacea, o comunque con altra modalità rispetto a quella appena illustrata, non saranno prese in considerazione.

Bonus 150 euro

Ricordiamo, come si diceva, che il recentissimo Decreto aiuti ter prevede un ulteriore bonus da 150 euro.

Che si rivolge alla stessa platea destinataria del bonus 200 euro, mentre cambia il tetto del reddito. Avrà diritto alla misura una tantum da 150 euro non più chi avrà un reddito inferiore ai 35.000 euro annui, ma solo chi lo avrà inferiore ai 20.000.

Nel mese di novembre riceveranno il sussidio di 150 euro i lavoratori dipendenti, i pensionati e chi ha diritto al reddito di cittadinanza.

Per altre categorie, come i lavoratori domestici, chi percepisce l’indennità di disoccupazione, i co.co.co., i dottorandi e titolari di assegni di ricerca, i lavoratori dello spettacolo e quelli stagionali, probabilmente si andrà al 2023.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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