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Come è cambiato: l’informazione veicolata dalla radio nel tempo

Mezzo di comunicazione di massa per l'educazione, la propaganda e la diffusione della musica: la radio ha veicolato l'informazione nel modo più vario e distinto.

Innovazione, ispirazione e immaginazione: sono le tre principali caratteristiche legate alla Storia della Radio di cui parla Gordon Smith, Chief Executive Officer del NAB (National Association Broadcasters), in occasione della più importante fiera annuale della radio e della TV. La radio, fin dai suoi esordi, ha avuto un impatto molto forte sulle persone e di conseguenza ha apportato modifiche alla circolazione dell’informazione radiofonica stessa.

Prima di stampo educativo, la radio ha poi raccolto attorno a sé persone che amavano ascoltare musica in compagnia. Ha poi permesso la circolazione di ideologie politiche e trasmesso informazioni relative alla guerra mondiale. Privata e pubblica, dipendente e indipendente, la radio si è evoluta e rinnovata con l’avvento di Internet, luogo in cui l’informazione circola veloce.

Radio FM e web radio, oggi la scelta è molto vasta. Pertanto, in questo approfondimento della rubrica Come è cambiato di Tech Princess, vi parleremo dei cambiamenti avvenuti all’informazione veicolata dalla radio e di questo mezzo di comunicazione che come nessun altro è riuscito nel corso del tempo ad adattarsi e a sopravvivere alle nuove tecnologie.

Storia della radio in pillole

informazione radiofonica MarconiDopo una serie di esperimenti avvenuti nell’Ottocento che misero a punto la possibilità di trasmettere informazioni tramite le onde elettromagnetiche, fu il nostro connazionale Guglielmo Marconi a elaborare un sistema che permettesse la comunicazione a lunga distanza.

Da questo momento in poi, e soprattutto a partire dagli anni Venti, la radio diventerà un mezzo di comunicazione di massa. Infatti, sarà ben presto presente in quasi tutte le case italiane. L’informazione che inizia a circolare, oltre quella basata sui primi programmi di intrattenimento, è a scopo educativo.

L’informazione radiofonica cambia e si adatta

Non solo nozioni scolastiche, ma anche questioni politiche e sociali venivano discusse dai divulgatori in radio. In questo modo, chi non poteva permettersi  un’educazione superiore, riusciva ad accedere a informazioni e cultura che gli erano altrimenti precluse.

La radio diventa un mezzo di intrattenimento e aggregatore sociale. I contenuti si ampliano, non solo a  tematiche educative, ma anche ad argomenti divertenti e comici. Raccoglie attorno a sé le famiglie che hanno piacere a riunirsi e a passare del tempo libero insieme.

Da mezzo di comunicazione attraverso cui ascoltare le notizie e i programmi di intrattenimento a strumento davanti al quale stare col fiato sospeso. La radio, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto attorno a sé persone preoccupate per le sorti della propria nazione. I contenuti e, di conseguenza, l’informazione veicolati dalla radio cambiano. Non c’è spazio per il sorriso, la politica si è presa tutto ciò che c’era di bello e ha trasformato il mezzo di comunicazione di massa in un potente strumento per plasmare le menti dell’ideologia propagandistica, nel nostro caso fascista.

L’avvento della TV e di Internet: la radio non rimane indietro

Le cose cambiano a partire dagli anni Cinquanta. In questo periodo l radio si trasforma, diventa piccola e trasportabile e soprattutto si trasforma in autoradio. Portava così le notizie e l’informazione ovunque la persona andasse, diventando un passeggero con lo scopo di intrattenere l’autista. Di conseguenza, i programmi radiofonici forniscono una serie di informazioni utili per chi è al volante, circa lo stato delle strade, del traffico e aggiornamenti vari. E tanta tanta musica.

Ed eccoci arrivati al primo grande ostacolo della radio: l’avvento della televisione. Nonostante il suo successo, la radio tiene duro e specializza ulteriormente i suoi contenuti, come le notizie dell’ultimo minuto, il calcio e lo sport in generale e soprattutto la musica. È proprio l’informazione radiofonica a influenzare i gusti musicali degli italiani, determinando le hit e i tormentoni.

Un altro ostacolo che ha messo in discussione la radio e l’informazione radiofonica è stato l’arrivo di Internet. Veloce, mutabile e irrefrenabile: Internet va alla velocità della luce. Di conseguenza, non solo la radio, ma tutti i mezzi di comunicazione di massa si sono dovuti adattare per non rimanere indietro. Anzi, la radio ne ha addirittura giovato grazie alla nascita delle web radio: dal nuovo millennio in poi l’informazione radiofonica si adatta ai nuovi paradigmi dettati dal web.

Come cambia l’informazione radiofonica con le web radio?

web radioDalla fine degli anni Novanta e soprattutto per tutto il nuovo millennio, le emittenti radiofoniche tradizionali si sono rese conto che dovevano sfruttare il web a proprio favore. In questo modo l’informazione radiofonica viene condivisa sotto l’aspetto di contenuti multimediali, con video, streaming, podcast e un massiccio uso dei social network.

Infatti, importanti radio tradizionali molto seguite come Radio 105,  RTL 102.5 e Radio Deejay sono molto attive su Instagram e su Facebook. In questo modo, l’informazione radiofonica cambia così come cambia la piattaforma. I programmi e i contenuti sono reperibili sia se si ascolta la radio in auto, sia tramite podcast e sia guardando il video della diretta registrato.

Un linguaggio chiaro per una corretta informazione radiofonica

Una riflessione doverosa riguarda il linguaggio utilizzato in radio, che determina la ricezione dell’informazione e del messaggio trasmessi. Sin dagli esordi, il linguaggio radiofonico è sempre stato colloquiale, semplice e chiaro. La voce dello speaker radiofonico doveva e deve essere tutt’oggi espressiva, con una dizione più o meno standard in modo che tutti comprendano cosa stia dicendo.

Sebbene agli inizi la voce del conduttore o della conduttrice fosse impostata e quasi meccanica, l’obiettivo dell’informazione radiofonica è quello di essere recepita dal maggior numero di persone possibile. Ed è proprio nel periodo delle origini della radio che si puntava alla trasmissione dei contenuti nel modo più limpido possibile, per via dell’analfabetismo dilagante in Italia.

Altro obiettivo molto importante della radio è quello di catturare l’attenzione. E avviene innanzitutto se la voce dello speaker piace, il che può essere puramente soggettivo. Ma si può imparare a modularla per rendere la fruizione del messaggio e dell’informazione il più piacevole possibile.

Che futuro si prospetta per le radio?

on airQuale sarà il destino della radio? Sicuramente sempre più digitale, streaming, podcast e multimediale. E soprattutto dovrà essere in grado di integrarsi con le nuove piattaforme, come Spotify e Twitch. Inoltre, è importante che si settorializzi sempre di più, così come la TV ha fatto con canali dedicati solo per i bambini o solo per gli amanti della cucina. Dunque la radio deve imparare ad essere ibrida, e di conseguenza anche il contenuto e l’informazione lo diventano, in modo da rendere l’esperienza dell’ascoltatore il migliore possibile.

E voi cosa ne pensate? Che strada intraprenderà la radio affinché continui ad essere uno dei media preferiti dagli italiani? Fateci sapere la vostra opinione, scriveteci (e seguiteci!) su Facebook, Instagram, Twitch, o su tutti gli altri canali Tech Princess che trovate in basso, nel footer. Inoltre, è disponibile il canale Telegram di Tech Princess con le migliori offerte della giornata. Iscriviti qui: https://t.me/offertetechprincess.

 

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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