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Come iniziare col mondo dei giradischi. Consigli for dummies

Vuoi comprarti un giradischi? Prima di procedere leggi qui sotto e decidi. Che sia nuovo, usato, moderno o vintage abbiamo lavorato per te.

Il giradischi è sempre più in voga e le aziende di settore si stanno adoperando per adattarsi a questa esigenza dei consumatori. Addirittura gli speaker compatti come Omnia di Sonus faber, di cui abbiamo parlato pochi giorni fa, è dotato di ingresso phono. Procediamo per gradi però e vediamo di capirne qualcosa in più.

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Solchi di un disco a 50 ingrandimenti (Immaine di proprietà di Mauro Cittadini)

La trazione del giradischi: diretta o a cinghia?

Una prima importante distinzione da fare è sul tipo di trazione utilizzata. Quelle più utilizzate sono sostanzialmente due: a cinghia o diretta. Sia l’una che l’altra hanno dei pro e dei contro che ora vi andremo ad illustrare.

Giradischi con trasmissione a cinghia

In questo tipo di giradischi troverete una cinghia che trasmette il movimento dal motore al piatto. La cinghia solitamente è in gomma. I vantaggi di questo tipo di trasmissione sono una estrema silenziosità durante l’utilizzo, oltre all’abbattimento delle vibrazioni. Questo tipo di giradischi è molto amato dagli audiofili per la qualità della riproduzione. Tra i contro, possiamo annoverare una velocità di lettura non sempre perfetta oltre al fatto che una cinghia in gomma è soggetta ad usura e prima o poi andrà sostituita.

Un esempio di giradischi con trazione a cinghia è il Pro-Ject T1 recensito recentemente su queste pagine.

Giradischi a trazione diretta

I giradischi a trazione diretta hanno il motore posizionato direttamente sotto il piatto, godono di una velocità di rotazione costante e possono funzionare in entrambi i versi.

Sono la scelta perfetta per chi ama fare il DJ. In sintesi sono giradischi estremamente robusti. Gli audiofili più intransigenti, segnalano per questo tipo di soluzione, possibili interferenze per via del posizionamento del motore oltre ad un livello di vibrazioni superiore rispetto ad un giradischi a cinghia. Uno storico e famoso esempio di giradischi a trazione diretta è sicuramente il Technics SL-1200 nelle sue mille versioni.

Come in ogni cosa, alla fine quello che conta è il progetto, quindi non è detto che a parità di prezzo un giradischi a cinghia vada meglio di uno a trazione diretta, tanto che il giradischi più venduto al mondo è appunto il Technics Sl 1200.

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Che testina scelgo per il giradischi MM o MC?

Quella della testina è un’altra questione importante, ricordate sempre che in questo articolo i consigli sono rivolti ai principianti e di conseguenza i consigli sono per questo tipo di utente.

La testina è l’elemento incaricato di leggere i solchi dei nostri vinili, inutile quindi stare a dire che è un elemento fondamentale. Ne esistono due tipi: a magnete mobile oppure a bobina mobile.

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  • Testina a bobina mobile (MC), cartuccia classica Denon;
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La testina a bobina mobile (MC)

Le testine a bobina mobile sono come una auto da corsa: possono regalare soddisfazioni immense ma necessitano di una messa a punto certosina e non sono di certo la scelta più facile per un neofita. Solitamente hanno una tensione di uscita molto bassa e quindi necessitano di uno step-up oppure di un prephono pensato appositamente per loro. Il prezzo medio di una testina MC (MC=moving coil) è mediamente più elevato di una MM. Un esempio di testina MC dal buon rapporto qualità prezzo è la Denon DL-103.

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La testina a magnete mobile (MM)

Le testine a magnete mobile (MM=moving magnet) sono le più diffuse e facili da utilizzare, le troverete a partire da poche decine di Euro. Hanno il grosso vantaggio di poter sostituire il solo stilo in caso di usura oltre ad avere una uscita più alta. Se acquisterete un moderno giradischi entry level di solito la testina è di tipo MM. Già montata e pronta all’uso senza bisogno di operazioni particolari. Un best seller tra le testine MM economiche è sicuramente la Audio Technica AT-95 nelle sue tante versioni di cui avevamo parlato anche qui.

Se ancora non l’avete capito, per iniziare una testina MM è sicuramente più economica e facile. Fate pratica e tra qualche mese ne riparliamo.

Che tipo di braccio scegliere? dritto a “S” o tangenziale?

Nel corso degli anni una delle soluzioni più interessanti è stata sicuramente quella del braccio tangenziale ma come ben sapranno anche i meno esperti in giro se ne vedono pochissimi, specie tra le recenti realizzazioni. Ci limitiamo a dirvi che la realizzazione di questo braccio comporta l’utilizzo di meccanismi complessi di non facile taratura. In questo capitolo ci dedicheremo principalmente ai bracci dritti e ad “S”.

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  • Finitura nera opaca.
  • Con cartuccia Rega “Carbon” con magnete mobile.
  • Dotato di coperchio trasparente antipolvere.

Braccio dritto

Il braccio dritto è il più economico da produrre e, allo stato attuale delle cose, è tra i più utilizzati. Solitamente realizzato in alluminio ( vedi Pro-Ject T1 o Rega P1) o, nei modelli di fascia leggermente superiore, in carbonio. Se parlerete con i più smanettoni, in genere vi diranno che il braccio dritto è anche più facile da installare.

Braccio ad S

Il braccio ad “S” (ne esistono anche a J) è progettato per scongiurare l’errore di tangenza del braccio dritto. La fascia di prezzo, in media, è leggermente superiore a quella dei precedenti. I Technics della famiglia 1200 hanno sempre montato questo tipo di braccio.

Scelgo un giradischi manuale o automatico?

La comodità, o, per meglio dire, la pigrizia, farebbero optare per l’automatico ma cerchiamo di capire quale può essere la scelta che più si avvicina ai vostri gusti e al vostro budget.

Il giradischi manuale

Con il giradischi manuale dovrete fare tutto voi: posizionare il braccio sul piatto e poi farlo scendere delicatamente sul disco. A supportarvi in questa operazioni c’è nel 99% dei casi un meccanismo che eviterà, anche ai più sbadati, di far “rimbalzare” la testina sul disco e causare dei danni. Quando il disco arriverà a fine lettura dovrete essere sempre voi a sollevare il braccio e rimetterlo al suo posto. Il vantaggio di questo tipo di giradischi è quello di contenere i costi e quindi, teoricamente, a parità di budget, ottenere una qualità superiore. I contro sono il fatto di dover intervenire manualmente per ogni operazione.

Pro ject A1
Pro ject A1 giradischi automatico low budget

Il giradischi automatico

Il giradischi automatico è il trionfo del pantofolaio: vi basterà schiacciare il tasto play ed il vostro giradischi compirà tutte le operazioni necessarie alla riproduzione e a fine disco ritornerà da solo alla sua posizione di origine interrompendo il movimento del piatto. Molti di voi si staranno chiedendo perché i giradischi non sono tutti automatici. Le risposte sono principalmente di carattere economico oltreché prestazionale. Gli automatismi costano, e di conseguenza influiscono sul prezzo finale.

Esiste poi una via di mezzo che sono i giradischi semi automatici, questi ultimi hanno la caratteristica di bloccarsi autonomamente quando la testina arriva a fine disco.

Giradischi nuovo-usato-vintage o moderno?

Continuando sulla linea consigli for dummies vi consigliamo due alternative.

La prima è quella di prendere un giradischi plug and play come il Rega P1 o il Pro-Ject T1 o ancora l’Audio-Technica AT-LP120X. Fate click sul pulsante acquista, vi arriva a casa e in 5 minuti di orologio lo montate.

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Se invece, siete incuriositi dai giradischi vintage ma ne capite poco o nulla, il consiglio è quello di rivolgervi ad un rivenditore (serio) che tratta l’usato e farvi consigliare da lui. Probabilmente lo pagherete qualcosa in più rispetto all’acquisto sui vari mercatini online ma almeno avrete qualche garanzia. Un venditore che ci sentiamo di consigliarvi per quanto riguarda i giradischi vintage è Garosi HiFi, storico negoziante mantovano che ha una sezione dedicata esclusivamente a questo tipo di oggetti.

I modelli interessanti sono tanti, potreste trovare il Lenco L75 o i blasonati Thorens TD160. Non mi sono scordato dei mitici Technics SL1200 ma sappiate che vengono venduti a peso d’oro per via del blasone che si portano dietro, inoltre erano modelli molto ambiti dai DJ che sicuramente li hanno bistrattati a dovere nel corso degli anni. Se volete un Technics potreste guardare l’ SL-1401, una sorta di fratello meno famoso ma valido.

Ricordatevi che i giradischi sono oggetti molto fragili da spedire. Se il venditore ha l’imballo originale potete stare abbastanza tranquilli, in caso contrario o vi affidate ad un professionista oppure potreste avere dei problemi.

In realtà c’è un terzo caso di cui mi ero scordato ed quello del vecchio giradischi in soffitta. Con una rapida ricerca su internet sarà facile capire se avete un pezzo buono per la discarica o qualcosa di valido. Nel caso in cui valga la pena fargli dare una sistemata ma non sapete dove andare a parare, vi consigliamo Simone Lucchetti, titolare di Audiosilente, azienda romana specializzata nella realizzazzione e riparazione di giradischi.

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Francesco Taddei

Appassionato di musica fin da bambino, con una grande passione per l'alta fedeltà. Adoro la tecnologia e tutto ciò che la circonda. Da sempre fautore della "casalinga di Voghera" cerco di dialogare con le persone parlando in maniera semplice. Su Instagram trovi le mie peripezie giornaliere tra elettroniche e qualche tentativo (molto maldestro) di DIY audio.

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