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Cyberpunk 2077, abbiamo visto la nuova opera di CD Projekt RED

In occasione di un appuntamento a porte chiuse con CD Projekt RED abbiamo dato uno sguardo ravvicinato a Cyberpunk 2077, quello che potremmo serenamente ritenere il titolo più gettonato di questo E3 2018. Il potenziale kolossal dei creatori di The Witcher 3: Wild Hunt ci aveva conquistato sin dal suo primo reveal, risalente al "lontano" 2012, ma sembra che il suo debutto ufficiale sia ormai imminente – o almeno è quanto speriamo.

L'esplosiva presentazione tenutasi all'E3 di Los Angeles ci ha tenuti incollati alle poltrone per ben 50 minuti, mostrandoci una versione preliminare del titolo in arrivo su PlayStation 4, Xbox One e PC. Ecco tutto quello che c'è da sapere (finora) su Cyberpunk 2077.

Cyberpunk 2077: benvenuti nella ridente Night City

Ancora prima di poter varcare la soglia di CD Projekt RED, all'E3 avevamo ricevuto una notizia alquanto spiazzante: Cyberpunk 2077 è un RPG in prima persona. Noi avremmo puntato tutto su un altro titolo third-person – in stile The Witcher, insomma – ma lo studio polacco ha deciso di sorprenderci adottando la tradizionale prospettiva degli FPS. Una scelta mirata ad incrementare il livello d'immersività? Probabile, ma c'è molto di più.

In ogni caso, abbiamo messo da parte ulteriori speculazioni per catapultarci nella stanza che ospitava la demo, ritrovandoci in un vero e proprio bar futuristico – il The Atlantis – con tanto di cocktail e bevande (non alcoliche). Eppure la tentazione più grande restava quella di vedere con i nostri occhi cosa avessero concepito i ragazzi di CD Projekt.

Tutto è andato come previsto: Night City ci ha letteralmente conquistati.

Siamo stati investiti da un tripudio di luci al neon, innesti cibernetici e tanti, tantissimi proiettili. Sì, perché in Cyberpunk 2077 si spara tanto e l'azione scorre che è un piacere, ma non mancheranno fasi esplorative e brevi pause in cui potremo respirare l'elettrizzante atmosfera della città, una metropoli corrotta dalla criminalità e da quella stessa artificialità di cui sono pervasi uomini e donne, ormai disumanizzati.

Come in ogni GdR che si rispetti, il tutto partirà dal sistema di creazione del personaggio.

Il nostro alter ego, uomo o donna, risponderà al nome di V e potrà essere plasmato nei minimi dettagli, grazie ad un sistema di personalizzazione estremamente stratificato. Attraverso quest'ultimo passeremo per la scelta del background narrativo, ovvero quegli eventi che hanno segnato in modo significativo la storia del nostro protagonista e che influenzeranno, in modalità più o meno visibili, la trama stessa del gioco.

Non potevano mancare le classi, chiaramente ispirate a quelle del gioco da tavolo originale – tale Cyberpunk 2020 – e che si adatteranno in modo dinamico al nostro stile: V potrà dunque essere un Netrunner, un Techie, un Solo o, perché no, un mix di tutte e tre. Risulta evidente l'intenzione dei developer di voler offrire ai giocatori la massima libertà, sia in termini di mero gameplay che di pura esperienza ruolistica, concedendogli al tempo stesso la possibilità di forgiare la propria storia attraverso le tradizionali scelte di dialogo.

Ogni storia condividerà comunque la medesima base: V è un ambizioso mercenario, disposto a portare a termine qualsiasi tipo di lavoro (sporco) pur di affermarsi tra gli alti ranghi di Night City. La sua determinazione lo porterà a farsi parecchi nemici, ma anche a suggellare preziose alleanze con i personaggi più caratteristici della città.

Entriamo così nel vivo dell'azione attraverso gli occhi di una versione femminile di V, l'unica disponibile per la demo dell'E3. Il nostro primo obiettivo è quello di far visita ad una fabbrica di innesti cibernetici, nel tentativo di soccorrere una donna catturata da una piccola organizzazione criminale. Saremo accompagnati dal nostro partner Jackie Welles, altro "talentuoso" assassino che punta a diventare un prezzo grosso.

È in tale occasione che abbiamo avuto modo di osservare il gunplay di Cyberpunk 2077. Si mira e si spara proprio come nei più recenti first-person shooter, ma i potenziamenti di V – e l'utilizzo di speciali inalatori – le conferiranno dei significativi vantaggi sui nemici. La prima "abilità" mostrata è una sorta di bullet-time che ci permetterà di velocizzare i nostri movimenti e di mettere a segno dei tiri di precisione con estrema facilità.

Avanzando nel gioco avremo accesso a nuovi innesti per il corpo di V, quelli che ci verranno trapiantati dal Dottor Victor, che ci accoglierà ogniqualvolta necessiteremo di riparazioni o di potenziamenti freschi. Potremo dunque impugnare altre armi, rendere più efficaci le bocche da fuoco già possedute e scatenare gli innesti più letali mai concepiti, come le famigerate lame (Mantis Blade) viste nel primo teaser rilasciato nel 2013.

Cosa più importante, gli equipaggiamenti avanzati ci doneranno nuove skill con cui potremo affrontare le varie situazioni in modi differenti. Con i potenziamenti giusti, dunque, il/la nostro/a V potrà hackerare un sistema per sbloccare una potenziale scorciatoia o addirittura caricare un virus per danneggiare un nemico in remoto; sarà l'occasione per scegliere un approccio furtivo, evitando di sprecare ulteriori fatiche e munizioni.

Abbandoniamo i combattimenti, per il momento, e passiamo finalmente all'esplorazione.

Il primo elemento che salta all'occhio è la verticalità del mondo di gioco: l'appartamento di V, ad esempio, è situato all'interno di un grosso edificio composto da vari locali, tutti accessibili e contenenti diversi NPC con cui potremo intrattenere delle conversazioni – e magari ottenere nuove quest. Per farla breve, in Cyberpunk 2077 potremo visitare ogni singolo luogo inquadrato dalla telecamera, senza tempi di caricamento.

In queste circostanze tornerà molto utile il nostro veicolo e, dunque, il sistema di guida. Potremo pilotare, personalizzare e potenziare un'auto o una moto, che ci consentirà di raggiungere più rapidamente i punti d'interesse disseminati tra i sei distretti di Night City. Il bolide potrà essere controllato in prima persona o attraverso una visuale in terza persona.

Volendo spendere qualche parola sul comparto tecnico ci vengono in mente solo grandi elogi. La meravigliosa turpitudine di Night City prende vita attraverso modelli poligonali dettagliati e animazioni estremamente realistiche, le quali riproducono in modo fedele e naturale le consuete attività quotidiane dei cittadini. Una maggiore pulizia della veste grafica avrebbe migliorato ulteriormente il colpo d'occhio, ma trattandosi di una versione preliminare del gioco non possiamo che restarne impressionati.

Complice anche l'ipnotico accompagnamento sonoro, Cyberpunk 2077 ci ha stregati.

La nuova produzione di CD Projekt RED sembra aver intrapreso la strada giusta per proporsi come uno dei prossimi colossi del mercato videoludico. La scelta dell'impostazione in soggettiva potrebbe far storcere il naso a molti, ma a nostro parere si tratta della migliore finestra attraverso cui affacciarsi alla caotica Night City, un luogo che ti conquista con le sue opportunità e la sua estrema ferocia.

Non ci resta che attendere il futuro arrivo di questo gigantesco RPG che, speriamo, sia il più vicino possibile. Lo accoglieremo su PlayStation 4, Xbox One e PC.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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