La UE rinuncia al ricorso nella sentenza su Qualcomm

Ultime nuove dalla diatriba tra Qualcomm e la UE. A quanto pare, le autorità di regolamentazione europee non presenteranno ricorso contro la sentenza del tribunale che annulla la multa di 997 milioni di Euro al produttore di chip. Appena qualche mese fa, infatti, il Tribunale con sede in Lussemburgo – il secondo più alto d’Europa – ha criticato la gestione del caso da parte della Commissione europea, affermando che alcune irregolarità procedurali avevano pregiudicato i diritti della difesa di Qualcomm. Ma non sembra esserci alcuna risposta da parte delle autorità di regolamentazione, anzi tutt’altro. Tutto tace.

Qualcomm: UE rinuncia al ricorso sulla sentenza del tribunale di Lussemburgo

A quanto pare, ci sono state non poche problematiche nella gestione della questione tra Qualcomm e la UE. I giudici del tribunale di Lussemburgo, infatti, hanno invalidato l’analisi della Commissione secondo cui i pagamenti effettuati da Qualcomm ad Apple erano anticoncorrenziali, poichè l’autorità non avrebbe davvero tenuto conto di tutti i fatti rilevanti. Insomma, l’organismo di controllo della concorrenza della UE sembra aver sbagliato su più fronti, e sarebbe alquanto difficile che riuscisse a vincere il ricorso in appello in entrambi i casi.

Anche per questo, la sentenza è stata una grave battuta d’arresto per il capo dell’antitrust della UE Margrethe Vestager, che ha inflitto multe da miliardi di Euro all’unità Google di Alphabet e ha aperto indagini su Amazon, Apple e Meta nell’ambito della sua politica di repressione alle Big Tech. Dal canto suo, la Commissione europea, che può appellarsi alla Corte di giustizia della UE per questioni di diritto, ha rifiutato di commentare. D’altronde, la questione tra UE e Qualcomm va avanti dal 2015, e siamo certi che le autorità non si aspettavano affatto questo finale.

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Secondo Peter Alexiadis, Professore esperto del settore, la decisione della Commissione di non contestare la conclusione della Corte non è stata affatto sorprendente. “Anche se la Commissione dovesse accogliere i motivi di impugnazione nel merito – ha commentato -, una tale vittoria non sarebbe altro che quella di Pirro, dato che la decisione della Commissione sarebbe comunque inevitabilmente annullata per motivi procedurali, laddove la tesi della Commissione appare debole“. Anzi, secono Alexiadis, un ricorso potrebbe costringere la Corte a chiarire quali rapporti di esclusività detenuti da società dominanti fossero problematici.

“È comunque deludente che l’Ordine dell’Antitrust non abbia la possibilità di beneficiare di una sentenza della CGUE sulla questione degli incentivi economici per perseguire strategie di esclusività“, ha affermato il Professore. D’altronde, sappiamo bene che le autorità della UE affermano che Qualcomm abbia pagato miliardi di dollari ad Apple dal 2011 al 2016 per utilizzare solo i suoi chip in tutti i suoi iPhone e iPad, al fine di evitare la competizione di aziende come Intel Corp. Ma questa potrebbe non esser la sola spina nel fianco della Vestager, che a breve affronterà anche una sentenza sulla multa inflitta a Google.

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