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Fortnite: 10 consigli per iniziare a giocare

Avete appena scoperto Fortnite e non sapete da dove iniziare per giocare? Ecco una lista di consigli utili per tutti i neofiti

Durante il recente evento di presentazione di Galaxy Note 9, Samsung ha annunciato che Fortnite (Android) sarebbe arrivato sui dispositivi della casa sudcoreana in anteprima mondiale, come parte di un esclusivo accordo con Epic Games.

Una novità di poco conto per chi non gioca su smartphone, ma per i gamer – e gli esperti del settore videoludico – quella di Samsung si è rivelata una mossa davvero vincente. La società si è infatti assicurata l’esclusività temporale sul videogame più popolare del momento, un titolo che in meno di un anno è riuscito a totalizzare la bellezza di 125 milioni di giocatori, tra utenti console, PC e anche mobile.

Con il primo sbarco su Android, dunque, l’acclamato Battle Royale di Epic si appresta a conquistare un’altra grossa fetta di pubblico, quella rappresentata dai milioni di possessori di smartphone e tablet. A tali utenti vogliamo indirizzare questo articolo, una piccola guida in cui vi sveliamo i consigli più preziosi per iniziare a giocare a Fortnite, per sopravvivere all’interno del suo selvaggio mondo e dominare la classifica online.

Certo, molti dei suggerimenti qui elencati sono rivolti ai principianti, in primis, ma non manca qualche piccola dritta dedicata ai veterani dello sparatutto.

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Fortnite come iniziare: solitario o Alleato?

Come molti di voi già sapranno, esperti o meno del genere, i titoli Battle Royale si contraddistinguono per una peculiare formula di gioco: un giocatore viene catapultato in una vasta area di gioco dove affronterà altri 99 giocatori – max 100 utenti per lobby – sfruttando le risorse offerte dalla mappa e le armi disseminate nei paraggi.

Nel caso di Fortnite, una volta avviato il titolo dovrete scegliere una delle modalità di gioco disponibili; tra quelle principali troverete Solo – tutti contro tutti – Duo e Squadra. Se sarà la vostra prima partita, il nostro consiglio spassionato è quello di iniziare in solitaria, partendo da un livello di difficoltà leggermente superiore per familiarizzare con le meccaniche essenziali, come la raccolta di materiali, di armi e la costruzione dei ripari.

Quando avrete assimilato i comandi base potrete valutare le altre modalità e comprendere se avrete più dimestichezza con la modalità in solitaria o quella in co-op.

Paracadutaggio sicuro

Arriva il momento di tuffarsi nella mischia. La primissima strategia da mettere in atto a inizio match riguarderà la scelta del luogo di atterraggio. Potrebbe sembrare scontato, ma paracadutarsi in un punto casuale della mappa potrebbe costarvi la pelle – un altro giocatore potrebbe essere già lì, armato fino ai denti e pronto a farci fuori.

Per i novizi, il luogo d’atterraggio ideale potrebbe essere un avamposto distante dalla scia del bus. Allontanandovi avrete più chance di essere i primi a raggiungere la location scelta: in tal modo avrete tutto il tempo di poter saccheggiare eventuali forzieri e raccogliere tutte le risorse di cui avrete bisogno in vista della Tempesta.

Gli esperti preferiranno scegliere luoghi più “affollati”, magari per eliminare il maggior numero di giocatori e totalizzare più punti in classifica. In tal caso vi basterà paracadutarvi sugli avamposti più vicini alla scia del bus o in punti in cui c’è una maggiore concentrazione di forzieri e armi – Pinnacoli Pendenti resta uno dei ‘must’ del gioco.

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Trovare le prime armi

Quando avrete scelto il vostro luogo d’atterraggio, la prima cosa da fare sarà trovare un’arma. Se avrete sfortuna dovrete accontentarvi di una semplice pistola di piccolo calibro, ma anche l’utilizzo di quest’ultima potrebbe farvi guadagnare una kill, magari mirando a quel giocatore appena atterrato nei paraggi e munito della sola piccozza.

In ogni caso, sarà fondamentale prestare attenzione al livello di rarità delle armi. Questo sarà determinato da una serie di colori: Bianco per le armi Comuni; Verde per quelle Non comuni; Blu per quelle Rare; Viola per quelle Epiche; Arancio per quelle Leggendarie.

Potrete trovare due o più armi pressoché identiche, ma di rarità differenti. Queste allora si distingueranno per diversi fattori: DPS (Danni per secondo), Danno e Tempo di ricarica. In parole povere, un fucile M16 Comune infliggerà meno danni di un M16 Raro, che invece richiederà anche qualche secondo in meno per essere ricaricato.

Chi trova un Forziere trova un tesoro

I giocatori più fortunati atterreranno nei pressi di un Forziere. Quest’ultimo conterrà una serie di svariati oggetti, come item consumabili – bende, pozioni, granate – e armi (solitamente) più rare. Il loro contenuto è casuale, quindi non vi sarà sempre garantito il Fucile d’assalto più raro o le bende di cui avrete disperato bisogno.

Ogni avamposto contiene un determinato numero di Forzieri, ma questi saranno disseminati in ogni area della mappa e, pertanto, potreste scovarli anche nei luoghi più impensabili. Per individuarli dovrete aguzzare la vista e, soprattutto, l’udito: oltre ad emanare un vivace bagliore dorato, i Forzieri emettono anche un suono distinguibile che, una volta riconosciuto, vi consentirà di raggiungere il luogo in cui la cassa è nascosta.

Aprendo due o tre forzieri nelle prime fasi del match vi assicurerà un enorme vantaggio tattico sugli avversari. Occhio alle pozioni per ricaricare gli Scudi!

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Materiali, questi sconosciuti

Spesso sottovalutati, se non del tutto ignorati, sono i materiali. Molti giocatori di Fortnite tendono a bypassare completamente la raccolta di legno, pietra e ferro, preferendo concentrarsi sul loot e l’individuazione di armi e munizioni. Un errore madornale.

Per poter sopravvivere nelle fasi più avanzate della partita, e non solo, sarà di vitale importanza accaparrarsi quanti più materiali possibili. Questi vi permetteranno di costruire dei ripari o dei veri e propri fortini, sfruttando l’apposito sistema di crafting accessibile tramite il tasto Cerchio (PS4) / B (Xbox One) / Q (PC).

Precisiamo che il sistema di costruzione non sarà facile da padroneggiare, almeno in un primo momento; tuttavia, anche una semplice scala di mattoni potrebbe dimostrarsi un’eccellente barriera per difendersi dal fuoco nemico. Attenzione però: ricordate che ciascun materiale è dotato della propria resistenza e, di conseguenza, un muro di legno potrà incassare meno proiettili di quanti potrà assorbirne una parete di ferro.

Rifugi, questi sconosciuti

Oltre agli avamposti e ai trafficati complessi urbani in cui ci imbatteremo, l’isola di Fortnite è popolata da piccoli e grandi rifugi. Parliamo di capanni, casupole e alte torri che sorgono nelle foreste e in diversi punti della mappa: qui i giocatori troveranno perlopiù munizioni e piccoli oggetti consumabili, ma nulla vieta ai più fortunati di trovare un Forziere o un’arma particolarmente rara. A renderli importanti, però, è un’altra loro caratteristica.

Queste strutture possono infatti essere sfruttate come rifugi dove nascondersi dagli avversari. Immaginate di essere a corto di munizioni e con il nemico alle calcagna: vi basterà nascondervi nel primo edificio avvistato, cogliendo tale occasione per rimediare qualche proiettile o per preparare un’imboscata – e piazzare una Trappola, magari.

Insomma, i rifugi rappresentano un’ottima soluzione per riprendere fiato, rattoppare le ferite e guadagnare tempo prezioso per la prossima mossa.

La quiete dopo la Tempesta

Poco fa avevamo accennato alla cosiddetta Tempesta, una calamità naturale che restringerà l’area di gioco in determinate fasi del gioco. I giocatori che si troveranno fuori dalla zona sicura – delimitata da una sorta di campo di forza – subiranno progressivamente danni e saranno quindi costretti a restare nell’occhio della tempesta.

I novizi impiegheranno un po’ di tempo prima di riuscire a gestire la Tempesta; gli esperti, invece, sfrutteranno la manifestazione della calamità per fare piazza pulita, attaccando i poveretti in corsa verso la safe zone. In ogni caso, la strategia più sicura resta quella di raggiungere per primi l’occhio della tempesta e, magari, costruirci una base da cui attaccare gli avversari e tentare di aggiudicarsi la Vittoria Reale.

“FUGGITE, SCIOCCHI!”, e sì, a volte sarete persino costretti ad abbandonare il vostro compagno ridotto in fin di vita. La Tempesta è spietata.

Shotguns do it better

Come i giocatori più navigati ben sapranno, i fucili a pompa sono le armi più devastanti di Fortnite. Certo, ci sono le carabine, i lanciarazzi e le nuove mitragliatrici Gatling, ma nulla è più efficace di un colpo ben assestato di shotgun a distanza ravvicinata.

È a questa categoria di armi che vogliamo dedicare il terzultimo punto della nostra guida. Per quale motivo? Molto semplice: nelle fasi avanzate del match la Tempesta costringerà i giocatori a muoversi in un’area sempre più stretta della mappa, limitando gli scontri sulla lunga distanza e aumentando i combattimenti “close quarters”.

In tali situazioni le bocche da fuoco più letali sono il Fucile a pompa, il Fucile tattico e il Fucile a pompa pesante; l’azione a corto raggio ci consentirà di infliggere un enorme quantitativo di danni al costo di poche munizioni. Un’ottima (e fastidiosa) mossa potrebbe essere quella di saltare mentre si preme il grilletto, in modo da disorientare il nemico.

Fate pratica nel Parco Giochi

Naturalmente potrete mettere in pratica questi consigli nelle partite online, ma il nuovo Parco Giochi è indubbiamente il luogo migliore dove sperimentare le suddette strategie e nuovi metodi di sopravvivenza, senza essere infastiditi da altri giocatori.

Parliamo della modalità recentemente introdotta da Epic Games, che consente ai milioni di utenti di creare e accedere a partite private dove poter interagire con i numerosi elementi della mappa. Qui i giocatori avranno a disposizione risorse potenzialmente infinite con cui dar sfogo alla propria creatività o per fare pratica con il sistema di costruzione, per non parlare dei jetpack che ci consentiranno di sorvolare l’intera isola.

Con l’introduzione delle Squadre, la modalità Parco Giochi (Playground) offre l’imperdibile occasione di divertirsi in compagnia – con la rimozione della morte permanente – provare le tattiche più rischiose e allenarsi con tutte le armi disponibili in-game.

Pass Battaglia: è necessario?

Ricordiamo che Fortnite Battle Royale è un gioco free-to-play ed è pertanto giocabile gratuitamente. Tuttavia, il titolo di Epic integra un sistema di acquisti che offrirà ai suoi giocatori un comparto di oggetti cosmetici con cui personalizzare il proprio avatar.

Premesso che questi item non influenzeranno in alcun modo le performance dei giocatori, questi potranno accedervi solo tramite il Pass Battaglia. Acquistabile al prezzo di 950 V-Buck – circa 10 euro – il pacchetto garantisce una serie di esclusive ricompense ai suoi possessori, oggetti che potranno essere ottenuti completando le sfide giornaliere.

La domanda sorge allora spontanea: acquistare il Pass Battaglia di Fortnite è davvero necessario? Noi consiglieremmo l’acquisto solo a quegli utenti che giocheranno assiduamente al Battle Royale e che, in tal modo, potranno accedere ad un sistema di progressione appagante, l’unico capace di ricompensare adeguatamente i giocatori. Non è affatto consigliato, invece, ai giocatori occasionali che non danno importanza alle skin.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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