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Google Home disponibile in Italia: ecco le differenze tra Home e Home Mini

Ci siamo, il momento è finalmente giunto: Google Home approda anche in Italia, nelle sue versioni standard e Mini, portando il suo assistente virtuale – Google Assistant – nelle case degli italiani.

Questi potranno accedere ad una nutrita selezione di funzioni che semplificheranno le consuete attività casalinghe, grazie ad un avanzato ecosistema che potrà essere controllato interamente con la propria voce – da oggi, parlando anche in italiano.

Google Home e Home Mini: aperti i pre-ordini in italia

L'annuncio dell'imminente lancio di Google Home nel Bel Paese è giunto questa mattina 22 marzo 2018, in occasione di un incontro che si è tenuto a Milano. Qui il colosso di Mountain View ha svelato le principali caratteristiche dei due dispositivi che integrano l'Assistente Google, parlando ad esempio del supporto alla Ricerca Google – e alle relative feature – e della riproduzione dei contenuti multimediali tramite i servizi più popolari.

Google Home e Google Home Mini saranno disponibili in Italia a partire dal prossimo 27 marzo ai rispettivi prezzi di 149 € e 59 €. Visitando il Google Store potrete registrarvi alla lista d'attesa che vi segnalerà la disponibilità dei prodotti sullo store online; in alternativa potrete recarvi in uno dei punti vendita autorizzati, come Unieuro, Mediaworld e Euronics.

I device saranno venduti anche nei negozi Wind e 3, ma solo dal 3 aprile 2018.

Home, Home Mini… ma quali sono le differenze?

Come avrete notato, tra i due dispositivi della famiglia Google Home c'è una discreta differenza di prezzo di ben 90 euro. La domanda sorge dunque spontanea: quali sono le principali differenze tra Google Home e Google Home Mini?

Le dimensioni più generose di Google Home gli consentono di montare una superficie touch capacitiva attraverso la quale potremo regolare il volume, attivare l'Assistente Google e controllare audio, timer e sveglia. Google Home Mini non vanta la presenza del funzionale pannello touch, ma ci consentirà di regolare il volume dell'altoparlante effettuando un tap sul lato sinistro o destro della superficie del dispositivo.

Mentre Google Home integra due microfoni a lungo raggio, grazie ai quali potrà riconoscere la nostra voce anche sulle lunghe distanza e in presenza di rumori di sottofondo; capacità che non possiede, invece, il singolo microfono di Google Home Mini. E se quest'ultimo si alimenterà tramite un semplice cavo micro-USB, il modello standard dovrà essere collegato ad un apposito alimentatore DC – che darà consumi superiori.

Le differenze più evidenti saranno però percepibili durante la riproduzione multimediale, dove Google Home potrà infatti offrire una qualità sonora sensibilmente più elevata di quella proposta dal più piccolo speaker di Google Home Mini.

In particolare, Google Home monta un'unità driver da 2" ed un doppio radiatore passivo (sempre da 2") che rinforza le frequenze basse. La musica riprodotta sul top di gamma vanterà dunque bassi più fedeli e, in generale, suoni più cristallini.

Google Home Mini può invece contare su uno altoparlante di tipo circumaulare, che diffonde l'audio a 360 gradi. Note le ridotte dimensioni dell'hardware, non trova spazio il suddetto radiatore passivo a cui è legata la generazione dei bassi, ma la qualità resta piuttosto elevata per uno speaker di questa tipologia.

Due device differenti, un unico ecosistema

Messe da parte tutte le differenze relative al comparto hardware, nell'ambito software entrambi i device offrono la medesima varietà di feature integrate nell'ecosistema Google e accessibili tramite il riconoscimento vocale.

Tra le feature supportate spiccano sicuramente il già citato supporto alla Ricerca Google, a cui chiederemo traduzioni, calcoli e tutte le informazioni che potranno soddisfare le nostre curiosità. Verremo costantemente assistiti nella nostra routine quotidiana sin dal risveglio, chiedendo a Google Home di impostare la sveglia al mattino o il timer in cucina.

Google Home e Google Home Mini ci terranno compagnia anche durante lo svago, riproducendo le nostre playlist musicali tramite Google Play Music e Spotify o le trasmissioni radio e le notizie delle emittenti italiane più importanti. Cosa più importante, gli smart speaker ci consentiranno di controllare tramite comandi vocali gli altoparlanti e i TV – collegati ad una periferica Chromecast – e i sistemi smart home compatibili, come le luci Hue di Philips, i termostati di Nest e molti altri dispositivi.

Se volete sapere quali sono i dispositivi IoT – smart home compatibili con il sistema Google Home, potete leggere il nostro articolo con la lista completa dei device.

Se siete curiosi di sapere come funziona Google Home, potete guardare la nostra video recensione.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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