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Hearthstone: Operazione Apocalisse, una settimana dopo | Hands-on

Sono passati sette giorni esatti dal lancio di Operazione ApocalisseThe Boomsday Project, per gli amici anglofoni – seconda espansione dell'Anno del Corvo di Hearthstone, che porta un set di 135 nuove carte nel popolare trading card di Blizzard Entertainment.

Dopo aver sbustato i nostri ghiotti pacchetti abbiamo potuto testare le principali novità introdotte dall'evento, come le inedite meccaniche di gioco proposte dalle carte e i micidiali archetipi che si stanno diffondendo in queste ore, dando così forma al nuovo meta di gioco. Abbiamo scatenato la furia di Robo'Thun e ci siamo divertiti con i servitori 'magnetici' e le invenzioni dell'eccentrico Dott. Boom, vero protagonista dell'espansione.

In attesa del giudizio finale, ecco dunque i nostri primi pareri su Operazione Apocalisse.

Operazione Apocalisse: scontro tra titani (robotici)

Come si può intuire dal tema scelto per l'espansione, il set di Operazione Apocalisse ruota intorno ai Robot, una categoria di servitori spesso lasciata in secondo piano. Il più recente momento di gloria dei Mech risale infatti al 2014, anno in cui venne rilasciata la primissima espansione di Hearthstone, tale Goblin vs. Gnomi.

Oggi i giocatori sembrano finalmente pronti a riaccogliere questo ammasso di olio e ingranaggi, ma, si sa, i tempi cambiano – e così anche il meta.

Com'era lecito aspettarsi, The Boomsday Project non sembra influenzare in modo significativo il metagame del gioco di carte, in cui continuano a presenziare alcuni dei mazzi più popolari introdotti da Boscotetro – come i soliti Odd/Even Paladin e i Control Warlock. Ciononostante, l'ultimo set include carte estremamente potenti che si sarebbero già inserite con prepotenza in vecchi e nuovi deck, dando vita ad archetipi formidabili.

Si parte allora dalle carte Magnetismo, una nuova abilità che ci consente di fondere due servitori Robot in un unico automa: basterà posizionare il minion dotato di questa skill alla sinistra di un Mech presente sulla nostra board per veder sommare i loro valori di Attacco e Difesa e le relative abilità. Una meccanica che si è rivelata molto utile nel Cacciatore, classe che abbiamo utilizzato in una variante midrange focalizzata sui Rantoli di Morte, grazie a carte quali Spider Bomb e Venomizer. Altra classe che ha accolto bene i minion 'magnetici' è quella del Paladino, con il Mech Paladin affermatosi tra i mazzi più diffusi.

A tal proposito non potevamo non parlarvi di Zilliax, a nostro parere una delle migliori carte di Operazione Apocalisse. Parliamo di un servitore da 5 mana con body 3/2 che incorpora le seguenti abilità: Magnetismo, Scudo Divino, Provocazione, Furto Vitale e Assalto. Queste skill lo rendono il difensore perfetto per contrastare i mazzi più aggressivi, ma la sua versatilità ha permesso a Zilliax di ritagliarsi un posto in qualsiasi deck robotico.

Altra novità riguarda le carte Omega, speciali servitori che possono ottenere potenti bonus se giocati con 10 Cristalli di Mana. A differenza dei minion con Magnetismo, gli Omega non hanno avuto un grande impatto sull'attuale meta del gioco, ma sono riusciti comunque ad incrementare il valore offensivo di alcuni mazzi sperimentali.

Tutt'altro discorso riguarda le Magie Leggendarie, una per ciascuna delle nove Classi di Hearthstone. Queste hanno indubbiamente stabilito le basi per i deck più intriganti della ladder, ma non tutte si sono dimostrate all'altezza delle aspettative. Con ogni probabilità, le Spell più convincenti sono state quelle del Mago (Luna's Pocket Galaxy), dello Sciamano (The Storm Bringer) e del Guerriero (The Boomship), ma potremmo presto vedere implementazioni più coraggiose legate agli altri incantesimi.

Robo'thun, il futuro dominatore del meta?

In questa manciata di giorni abbiamo potuto testare una variegata gamma di mazzi, dal Tempo Mage al già citato Deathrattle Hunter, ma i deck che ci hanno divertito di più – e che ci hanno regalato un winrate più soddisfacente – sono quelli dedicati a lui: Robo'thun.

È a questa robustissima carta che vogliamo dedicare un breve focus, in attesa di poter scoprire quale sarà il suo destino nei mesi a venire. Sì, perché il ritorno di C'thun sembra aver stravolto l'intero metagame, portando alla creazione di nuovi archetipi che fondano la propria win condition sul singolo utilizzo di questo servitore.

Cosa rende Robo'thun tanto speciale? Semplice: se non resteranno carte nel mazzo, né nella propria mano, si potrà innescare il suo Rantolo di Morte per distruggere istantaneamente l'Eroe avversario. Un'abilità devastante che richiede tuttavia una certa destrezza per essere attivata efficacemente. Ed è qui che i pro player ci hanno messo il loro zampino, ideando alcune delle combo più assurde mai concepite per Hearthstone.

I mazzi OTK (One Turn Kill) più celebri del momento sono quelli appartenenti alle classi Sacerdote, Stregone, Druido e Guerriero; qui Robo'thun ha potuto trovare ottimi alleati per attuare il suo piano apocalittico. Citiamo allora l'esempio del Mecha'thun Warlock, un solido deck che abbiamo utilizzato spesso e volentieri in questi giorni, in cui le potenti Magie dello Stregone ci hanno permesso di tenere sotto controllo la board e, nel frattempo, di pescare le carte necessarie al decisivo impiego di Robo'thun.

Deduciamo quindi che le vittime preferite di Robo'thun sono i deck di controllo, che basano la propria formula su un'azione lenta e ragionata, mentre sono i mazzi più aggressivi a rappresentare un ostacolo concreto per i deck OTK – com'è sempre stato, del resto.

Se Robo'thun diventerà effettivamente il vero dominatore di Hearthstone lo scopriremo solo nelle prossime settimane, quando il meta avrà ormai assunto una forma più definita. Sarà allora che sapremo intorno a quali mazzi ruoterà l'azione delle partite classificate e, dunque, come giudicare la seconda espansione dell'Anno del Corvo.

Finora le nostre impressioni sono del tutto positive, visto il sorprendente equilibrio garantito dai minion Magnetismo e dall'efficace connubio con le carte del formato Standard. Certo, restiamo affascinati dall'imponente figura di Robo'thun, ma è ancora troppo presto per poter decretare il Campione di Operazione Apocalisse.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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