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Recensione Light Fall – Croce e delizia dei platform

Che il platform stesse tornando alle sue origini l'avevamo ormai capito, vista ormai la nouvelle vague di titoli che sta inondando il mercato videoludico. Avrà aperto la strada il remastered di Crash Bandicoot lo scorso giugno 2017? Sarà stata la volontà di proporre una ricetta diversa dalle solite infornate di multiplayer e open world, alternate a scorribande di supereroi e combattenti orientali? Forse che sì, forse che no.

Il fatto certo è che ci sono eroi all'apparenza non tutti muscoli e armi affilate, dalle dimensioni nettamente ridotte e diverse da quanto l'immaginario collettivo ci ha abituato finora. Così azione, memoria storica e puzzle game in un platform 2.5D hanno unito le forze per convogliare in un unico titolo: Light Fall. Si tratta del nuovo indie firmato Bishop Games e uscito il 26 aprile su Steam e Nintendo Switch.

Divinità, magia e ricordi

In questo momento, parlando di dei, potremmo pensare subito alle entità presenti in God of War, ma non facciamoci ingannare dalle apparenze, non sempre è così. È proprio quando la luce si affievolisce e le ombre si allungano che il nostro piccolo eroe, Nox, una delle cinque divinità di questo mondo, mette alla prova i suoi poteri per riportare a galla i ricordi del suo passato, mettersi alla ricerca dell'amica e divinità Luxanna per poi salvare la terra di Numbra da una minaccia imminente.

In un mondo dove il sole stenta a sorgere e l'oscurità sembra non avere fine, la nostra sola guida è un vecchio gufo, Stryx, che ci accompagna nel corso dell'intero cammino. Accanto a lui troviamo poi lo Shadow Core, un cubo dalle varie capacità magiche che ci aiuterà a sorpassare diversi ostacoli.

Tra raggi laser, minerali, immense onde d'acqua e altri animali nemici dovremo riuscire a portare a termine ogni livello e, nel frattempo, recuperare i ricordi di una memoria ancestrale, legata agli eventi accaduti nei primi decenni del 1500. Per fare questo dovremo superare diversi schemi, sempre più difficili e talvolta quasi impossibili da superare, ma no, non dovremo fare i conti con punti EXP, HP da recuperare o un numero limitato di vite da tenere sott'occhio (per fortuna nostra). Infatti potremo contare solo sull'aiuto dei diversi checkpoint sparsi durante il percorso, posizionati in punti strategici e a distanze tutto sommato accettabili tra un centinaio di k.o. e l'altro.

Non fatevi scoraggiare però: di fatto morirete un numero imprecisato di milioni di volte (se avete provato Cuphead, capirete sicuramente la sensazione), ma il sistema non vi farà pesare tutto questo e non ci saranno ripercussioni sull'andamento della storia. L'importante è prendere un bel respiro e lasciarsi tranquillizzare dalla melodia di sottofondo e dai tenui colori di cui godranno i nostri occhi, passo dopo passo. Che la scelta di queste tonalità sia stata fatta appositamente per equilibrare la difficoltà a tenere i nervi saldi durante il gioco? Il dubbio sorge, ma non possiamo assolutamente lamentarci.

Grafica e gameplay: un tutt'uno inscindibile

Il gameplay si configura come un platform a scorrimento orizzontale dove la vostra presenza sullo schermo è davvero ridotta a quasi un puntino, lasciando immenso spazio a visuali artistiche raffinatissime e sfumature di colori che variano dall'azzurrino al violetto, lasciando intravvedere all'orizzonte forme di colline e pochi altri elementi naturali, rigorosamente neri.

Il porting su schermo TV non nuocerà alla qualità grafica piuttosto alta del sistema Unity con cui è stato elaborato questo gioiello di gioco, ma consigliamo una fruizione su Switch per osservare più da vicino le attente lavorazioni quasi cesellate dei dettagli grafici in alcune schermate di gioco, in particolare nel caso delle ruote che dovremo far girare per recuperare e rileggere man mano i frammenti di storia.

Come avrete capito inoltre, nel caso di questo gioco non possiamo distinguere grafica e gameplay, poiché si fondono in un tutt'uno e creano una miscela davvero esplosiva ed emozionante. È proprio il dettaglio dei disegni e degli elementi del gioco che diventa di fondamentale importanza per la riuscita di ciascun livello, determinato dalla nostra capacità di distinguere dimensioni, distanze e spazi tra una pedana e l'altra, tra una colonna e un pendio, in modo tale da superare ogni ostacolo e completare questa storia, di per sé piuttosto breve e non troppo longeva.

Il tocco finale è dato da una colonna sonora dai toni epici, ma senza sforare in un eccesso di superbia da parte del team. Oltretutto il voice-over narrante del vecchio gufo è doppiata da una voce piuttosto anziana e sottilmente ironica, che ben si adatta con il tono e il genere del gioco.

Dunque se vi aspettavate  un "giochino" dalle ridotte dimensioni di download, avete preso un grosso granchio: si tratta di circa 3GB, motivo per cui non ci impiegherete pochi secondo per scaricare il contenuto sul vostro dispositivo, ma credetemi: il gioco vale la candela. Letteralmente.

Se dal punto di vista narrativo non brillerà forse di alto spessore e profondità, Light Fall però ha sicuramente dalla sua la bellezza grafica che vi farà innamorare di un mondo dai colori sfumati, che ricreano un'atmosfera decisamente molto affascinante. Infine le meccaniche di gioco stimolanti vi faranno provare la decisa sensazione di essere coinvolti in una dura lotta contro il tempo. Ma chi la dura la vince e Nox non si tirerà indietro facilmente.

Light Fall
Light Fall
Developer: Bishop Games
Price: 14,99 €

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Francesca Sirtori

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti. Non fatevi ingannare dal faccino. Datemi un argomento e ne scriverò, come da un pezzo di plastilina si ottiene una creazione sempre perfezionabile. Sed non satiata.

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