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Metro Exodus, abbiamo provato lo sparatutto di A4 Games

Metro Exodus è un gioco che ispira rispetto, quasi venerazione da parte dei fan di A4 Games, lo sviluppatore ucraino che da sempre cura la realizzazione della serie Metro, basata sui romanzi dell’autore russo Dmitry Glukhovsky.

All’E3 di Los Angeles abbiamo avuto la possibilità di provarlo direttamente, in una sessione di hands-on durata quasi un’ora. Quello che colpisce appena si inizia a giocare Metro Exodus è l’atmosfera, quasi la pesantezza di essere in un’ambiente ostile e pieno di pericoli.

In questo nuovo capitolo della serie usciamo dalle cupe atmosfere di Mosca per trovarci nella valle del Volga, che ci accoglie con un’ambientazione luminosa, solare, apparentemente in contraddizione con questa sensazione di costante pericolo. Il gioco si apre con il treno Aurora degli Spartan che si blocca sui binari ostruiti da un bivacco improvvisato. Sempre nei panni di Artyom siamo chiamati a scoprire cosa è successo e, soprattutto, fare in modo di far ripartire il treno per proseguire il viaggio.

Metro Exodus, l’evoluzione della serie

Il primo incontro appena scesi dal treno è con delle mostruose creature acquatiche che si avvicinano ad una barca a remi che abbiamo trovato vicino al treno e che dobbiamo usare per arrivare ad una chiesa abbandonata che scorgiamo poco lontano. È questa quiete apparente unita a dei dettagli, degli elementi fuori luogo incontrati quasi per caso che contribuiscono in maniera inquietante a creare questo costante senso di pericolo, che aspettativa che in ogni momento può succedere qualcosa di sconvolgente.

In poco meno di un’ora di gioco abbiamo potuto solo avere un piccolo accenno della vastità del gioco e della trama molto articolata che potremo scoprire più a fondo quando il gioco verrà rilasciato per PS4, Xbox One e PC il 22 febbraio 2019. Fra le cose che abbiamo potuto provare c’è il nuovo zaino, che è lo strumento che ci permetterà non solo di accumulare le indispensabili risorse che troveremo sparse per la valle del Volga, ma anche di poter “agire sul campo” per potenziare le armi, creare pozioni o altri oggetti indispensabili per lo sviluppo del gioco.

Gli amanti della serie Metro possono segnarsi sul calendario la data di uscita di Metro Exodus e cominciare a contare i giorni. Non rimarranno delusi.

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Vittorio Manti

Gamer per passione da quando avevo 9 anni e chiesi come regalo della comunione una console invece della bicicletta (era il lontano 1979), da oltre vent’anni scrivo di tecnologia e videogiochi e ho diretto alcune delle testate più importanti del panorama editoriale italiano, come Il Mio Computer, Chip e negli ultimi anni Euronics Movies&Games.

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