La Russia utilizza le criptovalute per eludere le sanzioni UE?

Anche le criptovalute giocano un ruolo di primo piano nel conflitto tra Russia e Ucraina. In queste ore, infatti, la Commissione europea sta cercando di capire se le criptovalute e qualsiasi altro asset digitale è stato utilizzato per tentare di aggirare le sanzioni inflitte alle banche russe a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca. La notizia è stata confermata a Reuters da un esponente non identificato dell’UE.

Le criptovalute sono utilizzate per aggirare le sanzioni alla Russia?

Non ci sono informazioni dettagliate sulla questione. Per il momento, la Commissione Europea sta cercando di capire se davvero le criptovalute sono uno strumento utilizzabile per eludere tutte le sanzioni imposte alle banche e all’economia russa. In questi giorni si è registrato un netto incremento degli scambi tra rublo e la criptovaluta Tether. Da notare che il trader Binance ha bloccato gli account riconducibili a cittadini russi colpiti dalle sanzioni.

Un rischio concreto

Secondo quanto emerso fino ad ora, la Commissione Europea sarebbe a conoscenza di possibili tentativi di elusione delle sanzioni. Le criptovalute potrebbero davvero essere la strada giusta per la Russia che potrebbe evitare le sanzioni e sostenere l’economia durante la guerra. Un funzionario dell’UE ha dichiarato a Reuters: “Stiamo valutando questa situazione, ma nessuna decisione è stata presa”. Ulteriori aggiornamenti potrebbero arrivare già nelle prossime ore.

Per maggiori dettagli sul conflitto invece potete fare riferimento al nostro live blog qui di sotto:

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