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Strange Days di Kathryn Bigelow – Il filo nascosto

Per il nuovo appuntamento con Il filo nascosto, parliamo ancora di Kathryn Bigelow e del suo Strange Days.

«Ora senti, voglio che tu sappia esattamente di cosa stiamo parlando, ok? Questa non è come la TV, è un po’ meglio. Questa è vita reale. Un pezzo di vita di qualcuno. Puro e integrale, dritto dalla corteccia cerebrale. Insomma, sei lì, lo stai facendo, lo stai vedendo, lo stai sentendo, lo stai provando. Esattamente qualunque cosa tu voglia, chiunque tu voglia essere, ok?». Un estratto che si adatta perfettamente al nostro presente, fatto di ostentato esibizionismo e di tecnologia sempre più invadente, ma che proviene in realtà da un’opera ben più lontana nel tempo, ovvero Strange Days, film del 1995 diretto da Kathryn Bigelow.

Dopo il nostro precedente appuntamento con Il filo nascosto dedicato a Point Break, ci dedichiamo nuovamente a questa grande cineasta statunitense, che con il contributo in sceneggiatura e produzione dell’ex marito James Cameron firma un’opera suggestiva e densa di contenuti, che si muove con disinvoltura fra la fantascienza e il noir, fra la distopia e la critica sociale. Un racconto cupo e magnetico, che nonostante il fiasco al botteghino (solo 8 milioni di dollari incassati negli Stati Uniti, a fronte di un budget di 42 milioni) è riuscito a lasciare il segno nell’immaginario collettivo, grazie a una rappresentazione pessimistica ma quantomai efficace dei rischi connessi all’utilizzo della realtà virtuale e più in generale all’abuso della tecnologia.

Strange Days: il futuro distopico di Kathryn Bigelow somiglia al nostro inquietante presente

Strange Days

Protagonista della vicenda è Lenny Nero (Ralph Fiennes), che dopo un passato da poliziotto sbarca il lunario trafficando le cosiddette clips per il filo-viaggio, ovvero frammenti di vite altrui che attraverso un lettore SQUID permettono di vivere esperienze adrenaliniche e sorprendentemente immersive. Mentre cerca di divincolarsi dalla legge, Nero incrocia la propria strada con quella di tre donne: la prostituta Iris (Brigitte Bako), vittima di uno stupro e di un assassinio che finiscono fra le mani di Nero sotto forma di clip; l’ex fidanzata Faith (Juliette Lewis), in bilico fra ambizioni artistiche e una compagnia oltremodo pericolosa; la combattiva guardia del corpo Mace (Angela Bassett), segretamente innamorata di lui. Mentre si avvicina l’ultimo Capodanno del millennio, la trama si infittisce in un crescendo di tensione e colpi di scena.

Assuefatti alle opere incolori e impalpabili che popolano i cataloghi delle principali piattaforme di streaming, corriamo il rischio di non comprendere pienamente la portata visionaria di Strange Days, racconto dark e sfuggente, ma intriso di fantasia e umanità. Sulla scia delle famigerate rivolte di Los Angeles del 1992, scatenate dal brutale pestaggio del tassista nero Rodney King, Kathryn Bigelow dà vita a un memorabile noir moderno, in bilico fra il mondo tossico e decadente alla base di Blade Runner e il romantico pessimismo de Il corvo, che strizza l’occhio alle suggestioni apocalittiche legate all’arrivo del 2000, ma al tempo stesso racconta la dolorosa necessità di estraniarsi dalla propria realtà per viverne altre, con lo sfondo di una società sempre più cinica e violenta.

Strange Days: il noir moderno di Kathryn Bigelow

Strange Days

Ralph Fiennes è un perfetto antieroe, in cui convivono un’anima truffaldina e la fragilità scaturita da una vita colma di delusioni e fallimenti. Al contempo, Juliette Lewis dà vita a una delle più sublimi incarnazioni della femme fatale moderna, pericolosa e sensuale in egual misura ma soprattutto vera e propria ossessione del protagonista, per cui rappresenta l’ultimo barlume di felicità e speranza in un mondo ormai morente. La scena in cui canta e danza sulle note di PJ Harvey, con una ribelle chioma rossa che si adagia sul suo vestito impreziosito da lustrini, va oltre il cult, ergendosi a vero e proprio manifesto del sottovalutato cinema degli anni ’90.

Come da tradizione del noir, la trama di Strange Days è contorta, quasi criptica, nonché costellata da personaggi secondari moralmente ripugnanti (su tutti quelli di Vincent D’Onofrio e Michael Wincott). Il risultato è un racconto a tratti respingente, in cui ribollono sia il disagio sociale che appena pochi anni prima portò la Città degli Angeli sull’orlo della guerra civile, sia le paure nei confronti di un futuro pericoloso e incerto, in cui il progresso tecnologico non è accompagnato da un reale miglioramento della vita delle persone. Elementi su cui Kathryn Bigelow danza con grande naturalezza, in un perfetto connubio di voyeurismo, estetica da videogame e femminismo, in cui la donna è al tempo stesso oggetto del desiderio, vittima delle distorsioni tecnologiche e simbolo della civiltà e del progresso, grazie soprattutto all’arco narrativo del personaggio di Angela Bassett.

Fra Blade Runner e Joker

Fra stimoli futuristi e abissi distopici, poliziotti corrotti e furfanti che si redimono, Strange Days precipita a folle velocità verso un epilogo ambiguo, in cui le spinte sovversive e insurrezionali (che anticipano il Joker di Todd Phillips) incontrano un inaspettato impeto romantico, condito da un amore multiculturale anch’esso abbondantemente in anticipo sui tempi e sui mutamenti sociali. Mentre si saluta il nuovo millennio su un soverchiante maxischermo, spettrale presagio di un imminente futuro in cui sarà proprio lo schermo a catalizzare i nostri gusti e i nostri desideri, si sogna un mondo diverso e probabilmente utopico.

Strange Days: un racconto sinuoso e avvolgente

Anche se la presa per i fondelli ad opera di Nanni Moretti in Aprile è a sua volta scolpita indelebilmente nella storia del cinema, Strange Days rimane dunque un oggetto misterioso più vivo che mai, in cui si fondono la paura per il futuro, l’insoddisfazione sociale e la visione unica e inconfondibile di Kathryn Bigelow, che ancora una volta gioca con i generi e con i codici cinematografici, mettendo la sua perizia dietro la macchina da presa al servizio di un racconto sinuoso e avvolgente, fedele quadro del nostro complesso presente.

Strange Days

«Sai come faccio a sapere che è la fine del mondo, Lenny? Perché tutto è già stato fatto, capisci? Ogni genere di musica è stata provata, ogni genere di governo è stato provato, capisci? Ogni cazzo di pettinatura, ogni orrendo gusto di gomma da masticare, i cereali per la colazione, ogni tipo di schifoso… capisci che intendo? Che ci resta da fare? Come faremo a sopravvivere per altri mille anni?»

Il filo nascosto nasce con l’intento di ripercorrere la storia del cinema nel modo più libero e semplice possibile. Ogni settimana un film diverso di qualsiasi genere, epoca e nazionalità, collegato al precedente da un dettaglio. Tematiche, anno di distribuzione, regista, protagonista, ambientazione: l’unico limite è la fantasia, il faro che ci guida è l’amore per il cinema. I film si parlano, noi ascoltiamo i loro dialoghi.

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Strange Days Ed.Sp.
  • Attori: Ralph Fiennes, Angela Bassett, Juliette Lewis, Tom Sizemore, Michael Wincott, Vincent D'Onofrio, Glenn Plummer,...
  • Regista: Kathryn Bigelow
  • Fiennes/Basset/Lewis (Attore)

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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