Le problematiche legate alla diffusione del coronavirus si stanno diramando in moltissime direzioni, non solo bar e attività commerciali si svuotano, ma anche il mercato dei servizi e il lavoro dei suoi operatori cominciano a risentirne.
Coronavirus, calate le richieste di lavoro sui servizi, soprattutto in Lombardia e Veneto
ProntoPro.it, il portale numero uno in Italia che mette in contatto domanda e offerta di servizi professionali, ha analizzato i dati riguardanti le richieste di servizi raccolte in questo ultimo weekend (22 e 23 febbraio), registrando un forte calo rispetto al fine settimana precedente, un trend che mantiene una costante crescita anche durante l’inizio di questa settimana.
Le richieste sono calate del 40% in Lombardia e Veneto, territori dei comuni focolaio del coronavirus, e a risentirne di più è stato il lavoro riguardante i servizi legati a eventi e feste:
“Domenica, appena è stata emanata l’ordinanza di divieto di manifestazioni pubbliche e private, mi hanno annullato due servizi per battesimo” racconta Marco Zaroli, chef e titolare di MZ food&events “negli ultimi tre giorni le richieste raccolte tramite ProntoPro si sono praticamente azzerate. Prevedo un marzo disastroso”.
I servizi più in calo sono quelli legati alla formazione e al benessere della persona; in un weekend sono infatti diminuite notevolmente non solo le richieste per nutrizionista e personal trainer, ma anche per corsi di lingue e ripetizioni scolastiche; seguono eventi e feste e il mondo dei servizi per la casa: quest’ultimo sembra per ora intaccato in maniera inferiore, considerando una diminuzione del 30% di richieste per servizi come installazione caldaia e aria condizionata, o lavori edili e di ristrutturazioni.
Purtroppo l’emergenza non si limita solo al Nord, ma si percepisce in tutta Italia, dove nel weekend scorso si è registrata una diminuzione di richieste di servizi professionali del 25%.
Un calcolo stimato con le cifre dell’anno precedente
Calcolando il giro d’affari dell’anno scorso durante lo stesso periodo, ProntoPro.it stima che i professionisti hanno già perso in soli due giorni, ingaggi lavorativi pari a 1 milione di euro in Lombardia e Veneto, e a 1 milione e mezzo di euro a livello nazionale.
“Noi abbiamo continuato a lavorare anche nei giorni in cui è esplosa l’emergenza” afferma Francesca Lo Presti, responsabile di DI.EFFE MONTAGGI, ditta di montaggio mobili che opera in Lombardia “era importante portare a termine gli appuntamenti pianificati per evitare accumuli nelle prossime settimane. Al momento non ho percepito un grosso calo nelle richieste, ma prevedo che i cittadini del nostro territorio avranno ben altro a cui pensare nei prossimi giorni. Speriamo l’emergenza rientri velocemente”.
I professionisti di ProntoPro non bloccano la propria attività, concordi con le regole emanate dalla protezione civile e in linea con l’atteggiamento serio, ma non allarmistico promosso dal Ministero della Salute: “Accolgo normalmente i miei clienti in studio” racconta Stefano Fiocchi, personal trainer di Milano “anche perchè non incontro più di due persone alla volta. Febbraio e marzo non sono mesi molto caldi per me, con l’arrivo della primavera capirò davvero se l’emergenza Coronavirus avrà influenza negativa sul mio indotto”.
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