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“Cento, cento, cento…” Ok, il prezzo è giusto! La macchina del tempo

La ruota che gira e il tormentone noto a tutti gli over quaranta

Provate a mostrare a un giovane un walkman, una musicassetta, un paio di espadrillas o un gettone telefonico: non capirà cosa avrà davanti. Nulla di strano: sono icone degli anni Ottanta del Novecento, a cui abbiamo dedicato diverse puntate di questa rubrica.

Se provaste a mettervi di fronte a un ragazzo e ripetergli: “Cento, cento, cento!”, costui (o costei) nuovamente non capirebbe. E in questo caso forse dubiterebbe anche della vostra tenuta psicologica.

 Certo, perché solo chi rimaneva incollato alla televisione già qualche decennio fa può riconoscere il tormentone che accompagnava la fase finale di Ok, il prezzo è giusto!, trasmissione di culto a cui dedichiamo la seconda puntata della rubrica La macchina del tempo-TV edition.

Ok, il prezzo è giusto!

Ma che cos’era Ok, il prezzo è giusto! (che si scrive proprio così, con virgola e punto esclamativo)?

Si tratta di un quiz televisivo a premi che trae origine dal gemello americano (gemello anche nel nome, punteggiatura a parte: The price is right).

Il format statunitense risale addirittura al 1956, mentre in Italia la trasmissione è andata in onda addirittura dal 1983 al 2001, rivelandosi come una delle più longeve di Mediaset.

A noi, lo diciamo subito, interessano le due edizioni principali. Assai diverse tra loro, ma ugualmente interessanti (a breve vi diremo perché). Ovvero la primissima edizione, condotta dal 1983 al 1986 da Gigi Sabani, e quella che dal 1987 al 2000 ha avuto Iva Zanicchi come conduttrice.

Ok, il prezzo è giusto! La storia del programma di culto degli anni ’80

OK Prezzo Giusto

Le regole del gioco

Per quanto riguarda le regole del gioco, potremmo dire che il titolo del programma – Ok, il prezzo è giusto! – dice già molto.

Quattro concorrenti scelti tra il pubblico (no, non sapremo mai se fossero o meno preavvertiti) dovevano avvicinarsi il più possibile al prezzo esatto di un prodotto mostrato.

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Chi si avvicinava di più o lo indovinava accedeva ad altri giochi e soprattutto alla fase finale, di cui vi diremo (un po’ di suspense, grazie).

Questo processo si ripeteva per quattro volte finché il programma è andato in onda nella fascia serale (dunque sino al 1988). Per poi ridursi a tre nella programmazione preserale.

Erano molti i giochi che, dopo la selezione iniziale, precedevano la fase finale. Che però a noi interessa troppo, dunque non riusciamo proprio ad attendere un secondo di più.

“Cento! Cento! Cento!”

Nella fase finale, dicevamo, si sfidavano prima quattro e poi tre concorrenti.

I quali, già esausti, venivano accompagnati dal conduttore o dalla conduttrice al cospetto della mitica ruota, che mostrava numeri dal 5 al 100, di cinque in cinque.

Il concorrente girava la ruota, e il pubblico (anche quello da casa, confessiamolo) intonava il mantra Cento! Cento! Cento! Che naturalmente non usciva quasi mai.

Comunque: i concorrenti dovevano, con un massimo di due giri, avvicinarsi il più possibile al fatidico Cento. Che, se pescato al primo giro, dava diritto a un milione di lire. Perché il punteggio fosse valido, la ruota doveva compiere almeno un giro. Ricordiamo che chi nei due giri faceva un numero complessivo superiore a cento non vinceva alcunché.

Ok, il prezzo è giusto! Aveva altre regole interne, peraltro modificate nel corso degli anni, che tralasciamo.

Aggiungiamo solo che, in caso di punteggi uguali tra due o più giocatori nella fase finale, avveniva lo spareggio, con un solo altro giro di ruota ciascuno.

La conduzione di Gigi Sabani

Abbiamo anticipato che dal 1983 al 1986 Ok, il prezzo è giusto! è stato condotto dal compianto Gigi Sabani.

Sabani, oltre a essere stato uno strepitoso imitatore, era anche uomo di spettacolo dotato di grande classe, intelligenza e ironia. Doti che ha tutte versate nella conduzione di un programma che, per varietà di giochi e situazioni, lasciava libero il suo estro.

Fino a quando, nel 1987…

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  • Zanicchi, Iva (Autore)

La conduzione di Iva Zanicchi

Nel 1987 è arrivata Iva Zanicchi, che ha condotto Ok, il prezzo è giusto! Ininterrottamente sino al 2020. Solo per l’ultimo anno le è subentrata Maria Teresa Ruta.

Zanicchi ha lasciato anche spazio per un breve periodo a Emanuela Folliero perché, impegnata come europarlamentare nelle file di Forza Italia (è successo davvero), non poteva apparire in video per la par condicio.

Ma la conduzione di Iva Zanicchi – capitata un po’ per caso in un programma di grande successo – ha creato una curiosa identificazione tra l’ex cantante e il suo pubblico.

Identificazione data dal fatto che, come dire, nessuno tra il pubblico sentiva troppa distanza tra sé e la conduttrice.

Zanicchi esplodeva in fragorose risate, arringava il pubblico, sgridava i concorrenti (ma al cospetto della ruota tifava per loro), si lasciava andare ad aneddoti sulla propria carriera professionale, illustrava ricette culinarie ed elargiva ammaestramenti morali. Il tutto con la sua verve, la sua voce stentorea e un irresistibile accento emiliano.

Insomma: a chi voglia studiare il fenomeno del boom della televisione commerciale, suggeriamo modestamente di concentrarsi (anche) sul passaggio della conduzione di Ok, il prezzo è giusto! da Gigi Sabani a Iva Zanicchi.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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