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Il futuro del design, tra uomo e tecnologia: gli incontri di Sentient Horizons

Il futuro del design, fra le possibilità dell’intelligenza artificiale e la necessità di mettere l’uomo al centro. L’8 maggio si è tenuta a Milano la tavola rotonda “Sentient Horizons – Pax Aesthetica“, organizzata dalla School of Design di Istituto Marangoni: un evento che ha riunito esperti di design, tecnologia e spazio. Al centro della discussione il ruolo del design nel promuovere una convivenza armoniosa tra esseri umani e nuove tecnologie, come robotica e IA.

Design, tecnologia e uno: la discussione all’Istituto Marangoni

Anouk Wipprecht ha aperto il dibattito presentando i suoi innovativi abiti tecnologici, che vanno oltre la semplice estetica per espandere le potenzialità sensoriali e relazionali del corpo. Maria Fossati e Manuel Catalano dell’IIT hanno poi esaminato il concetto di “standard corporeo“, evidenziando come il design possa adattarsi alle esigenze e alle esperienze sensoriali dell’utente.

PORTRAIT Anouk Wipprecht

Marco Di Clemente dell’ASI ha ampliato il discorso, illustrando come la tecnologia possa estendere le capacità umane in ambienti ostili come lo spazio. Attraverso esempi concreti, ha mostrato le potenzialità dell’interazione uomo-macchina nel futuro dell’esplorazione spaziale.

Il dibattito ha evidenziato come la ridefinizione tecnologica del corpo comporti una ridefinizione disciplinare del design, superando distinzioni tra forma e funzione, intelligenza ed emozione, natura e cultura. Gli studenti presenti hanno partecipato attivamente, ponendo domande agli esperti e discutendo di come sta evolvendo il design, a stretto contatto con la tecnologia.

Un ciclo di incontri per guardare al futuro

Il ciclo di incontri “Sentient Horizons 2024” proseguirà il 6 giugno con “Visual Transcendence”, che riesaminerà concetti come immagine, conoscenza e verità alla luce dell’avanzamento tecnologico. Si indagherà come la diffusione di narrazioni multimediali renda sempre più effimero il confine tra tangibile e digitale. Fra gli esperti: Federica Cascia, Mauro Martino, Monica Bello e Domitilla Dardi.

L’obiettivo di Istituto Marangoni è “riportare il design al suo ruolo originario, che consiste nel dare un senso al cambiamento del proprio tempo, favorendo lo sviluppo di una relazione più empatica tra l’uomo e le tecnologie emergenti”, spiega Sergio Nava, Director of Education della School of Design.

Questi temi rientrano nel programma di ricerca culturale della Scuola di Design, che prosegue anche nel 2023/24 con il nuovo Master in Product Design for Human-Robot Interaction. Trovate più informazioni sul sito di Istituto Marangoni.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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