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Japan Display lancia un doppio display da 1058ppi per la Realtà Virtuale

Gli occhiali per la realtà virtuale sono nel turbinio di una rivoluzione e uno degli aspetti coinvolti è l’aumento della risoluzione. Japan Display si sta occupando della faccenda.

Japan Display aumenta la risoluzioni degli occhiali VR

La compagnia è supportata da colossi del calibro di Sony, Hitachi e Toshiba e ha annunciato la produzione di massa di due nuove schermi: sono due schermi ad alta densità progettati per occhiali VR leggeri.

L’annuncio ufficiale parla di due TFT-LCD gemelli da 1600 x 1600 pixel, 2.1 pollici di diagonale con una densità risultante di 1058 ppi.

Del lavoro su una tecnologia simile si parla fin dal maggio 2018, periodo in cui la compagnia aveva prodotto uno schermo top di gamma da 3.25 pollici per una densità di 1001ppi con un gray-to-gray di 2.2ms.

Aveva anche prodotto una versione leggermente inferiore con densità di 803ppi e un gray-to-gray di 4.5ms.

Gli schermi annunciati ora, invece, corrispondono al gray-to-gray di 4.5ms (quindi la versione “media” del precedente prototipo), sono più piccoli e con una risoluzione più bassa.

Può sembrare poco, ma invece…

Japan DisplayI nuovi schermi hanno molto da offrire.

Innanzitutto una frequenza di 120Hz e una luminosità di 430 cd/m2 (luminanza).

Gli angoli tagliati permettono anche di ridurre l’impatto visibile delle componenti interne.

A tal proposito, JDI (Japan Display) ci tiene a dire che usa uno “special design ottico” per rendere gli occhiali più leggeri e più sottili e permettere ai costruttori di hardware di abbandonare gli occhiali di tipo “maschera da sciatore”.

Il problema dello “screen door effect”

Le alte risoluzioni negli schermi posti così vicino agli occhi, possono presentare il difetto detto “screen door effect”.

Si tratta di un artefatto che rende visibile una sorta di griglia ed è tipica degli attuali visori VR.

In parole povere, tra un pixel e l’altro in una griglia di pixel di uno schermo, c’è uno spazio vuoto e non illuminato.

L’insieme degli spazi vuoti tra i pixel risultano in una griglia, visibile quando gli schermi sono vicinissimi agli occhi, che prende il nome di “screen door effect”.

Samsung ha trovato una tecnica per aggiustare questo problema negli schermi con risoluzioni più basse e densità fino a 661ppi.

LG invece era riuscita su un display da 4.3 pollici e densità di 1433ppi.

JDI pensa di poter risolvere il problema, o di attenuarlo almeno, con un campo visuale ristretto e lenti qualitativamente migliori.

Questi display sono già in giro

JDI ha affermato che questi nuovi schermi sono già in giro e utilizzati in alcuni occhiali VR, solo che non si sa quale sia il nome degli occhiali su cui sono installati.

Panasonic ha un prototipo di occhiali VR, ma gli schermi sono più piccoli e con risoluzione più alta, quindi non può essere lei.

Pico, invece, ha prodotto un prototipo di cui si sa poco e potrebbe trattarsi proprio dei suoi occhiali.

Tolte queste speculazioni, soffermiamoci comunque sul fatto che l’arrivo di occhiali VR più confortevoli è una cosa positiva, a condizione che le performance del display non siano sacrificate nel processo di produzione.

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Matteo Bonanni

Musicista di professione e malato di tecnologia per indole, mischio sempre musica e tecnologia senza soluzione di continuità perché mi piace circondarmi di cianfrusaglie tecnologiche mentre faccio tutto il resto!

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