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Twitter valuta la possibilità di mettere all’asta gli username

Continua la disperata ricerca di Elon Musk di un modo per incrementare gli introiti. Dopo l’introduzione delle controverse spunte blu a pagamento, Twitter sta ora valutando la possibilità di mettere all’asta gli username degli utenti. A suggerirlo è un recente report del New York Times, il quale afferma che l’idea è attualmente al vaglio di Elon Musk.

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Secondo il NYT gli ingegneri dell’azienda hanno preso in considerazione l’organizzazione di aste online in cui le persone possono fare offerte per i nomi utente. Al momento non è chiaro se il progetto verrà approvato né come funzionerà.

Twitter: esiste un mercato per gli username all’asta?

Esattamente un mese fa, sul finire del 2022, Elon Musk aveva scritto in un tweet che “Twitter avrebbe liberato circa 1,5 miliardi di username”, suggerendo che gli account inattivi da tempo sarebbero stati eliminati. Ma la domanda che in molti si pongono è: c’è davvero gente disposta a pagare per un username? A quanto pare si.

Attualmente Twitter non consente la compravendita di username tra privati, ma sul web esiste un vero e proprio mercato nero in tal senso, anche molto fiorente. La pratica di vendere nomi utente ha attirato anche l’attenzione di alcuni hacker in passato, che ne hanno intuito le potenzialità del mercato.

Nel 2020 un adolescente è stato arrestato dopo aver violato diversi account Twitter, sottraendo gli accessi a diversi utenti, anche celebri. Il ragazzo ha poi messo in vendita gli username sul web, prima di essere inevitabilmente arrestato dalle forze dell’ordine. Tra gli account sottratti anche quelli di Elon Musk, Barack Obama, Bill Gates e altri.

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Anche Telegram, principale competitor di WhatsApp nel mondo delle app di messaggistica istantanea, ha recentemente annunciato che permetterà di mettere all’asta gli username degli utenti e dei canali. Telegram, nel caso specifico, lo farà attraverso la blockchain TON.

Insomma è palese che il mercato degli username possa generare denaro. Liquidità di cui Twitter ha disperatamente bisogno, dato che l’acquisizione di Elon Musk è costata circa 44 miliardi di dollari. Per recuperare l’investimento, Musk ha dovuto vendere miliardi di azioni Tesla. Movimenti che sono costati a Elon Musk il primato di uomo più ricco del mondo e anche un Guinness World Record: quello di uomo che ha perso più soldi al mondo.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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