Il garante antitrust tedesco (Bundeskartellamt) ha iniziato un’indagine per valutare se l’anti-tracciamento di Apple dia un vantaggio competitivo ingiusto ai servizi della Mela. Le regole per la trasparenza introdotte con iOS 14.5 hanno cambiato le regole per le pubblicità mirate su iPhone. Ma il regolatore tedesco vuole capire se si applicano anche ad Apple stessa.
Antitrust tedesco indaga Apple per l’anti-tracciamento da iOS 14.5
Nel 2021 Apple ha introdotto l’App Tracking Transparency Framework (ATT), nuove regole per il tracciamento pubblicitario su iPhone, iPad e AppleTV. L’idea è quella di dare all’utente finale la scelta se permettere o meno alle app di terze parti di raccogliere dati per poi usarle per le aste di pubblicità mirata.
La prima volta che aprite un’app, un pop-up vi avviserà che l’applicazione in questione vuole raccogliere dati sulle vostre pubblicità con il fine di mostrare annunci pubblicitari personalizzati. Gli utenti possono consentire il tracciamento oppure chiedere all’app di non farlo.
Questa novità ha portato certamente più trasparenza nella gestione dei dati degli utenti. Anche se aziende come Facebook e Instagram hanno fatto notare come fosse un problema non solo per il proprio business ma anche per quello dei partner, anche delle piccole aziende che comprano pubblicità sui social. Ma Meta ha ora introdotto nuove API per misurare i dati aggregati disponibili e continuare a fornire pubblicità.
L’antitrust non ha nulla da dire sulla pratica di trasparenza in sé. Ma si chiede se effettivamente queste restrizioni si applichino ad Apple stessa.
Spiega il Bundeskartellamt: “Una società come Apple, che è in grado di stabilire unilateralmente le regole per il suo ecosistema, in particolare per il suo app store, dovrebbe adottare regole favorevoli alla concorrenza. Abbiamo motivo di dubitare che questo sia il caso quando vediamo che le regole di Apple si applicano a terzi, ma non ad Apple stessa. Ciò consentirebbe ad Apple di privilegiare le proprie offerte o di ostacolare altre aziende.”
Il Garante tedesco vorrebbe quindi che il pop-up per la trasparenza compaia anche aprendo le app e i servizi di Apple. Inoltre, se anche la Mela non dovesse utilizzare i dati per vendere pubblicità, resta da capire se li utilizzi per altri fini commerciali. Per esempio per proporre offerte sull’App Store.
La questione sembra tutt’altro che di semplice risoluzione, ma l’antitrust tedesco sembra intenzionato ad andare fino in fondo. Vi terremo aggiornati a riguardo.
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