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PlayStation 5 un anno dopo: qual è il futuro della nuova console Sony?

PlayStation 5 ha ufficialmente festeggiato il suo primo anno di vita, rimanendo, purtroppo, ancora l’introvabile oggetto del desiderio di moltissimi appassionati. La nuova console Sony è la vittima più evidente degli effetti della pandemia di Covid-19 e della crisi dei semiconduttori, elementi che hanno impattato pesantemente sulla produzione. A questi limiti endemici si sono aggiunti gli scalper e il bagarinaggio, che hanno sabotato ulteriormente il lancio della console. Ma ora, un anno dopo, com’è la situazione esattamente?

PlayStation 5 un anno dopo

PlayStation 5, fin dal suo primo annuncio, si è sempre configurata come l’erede ideale di PlayStation 4. Con la sua nuova ammiraglia Sony voleva e vuole tuttora portare avanti la strategia che reso grande la sua console di vecchia generazione, con la garanzia di un ecosistema ludico ricco di esclusive di livello in grado di lasciare a bocca aperta i giocatori.

Per riuscire nell’impresa, la next gen di casa Sony parte con un hardware d’eccezione. Non a caso uno dei punti di forza di PlayStation 5 è l’SSD personalizzato prodotto su misura da AMD, che consente alla console di avere caricamenti a dir poco fulminei con una capacità di elaborazione fuori scala. Abbiamo avuto modo di valutare la bontà di questa scelta di desing in diverse occasioni durante gli scorsi mesi, soprattutto grazie alle esclusive come Returnal e Demon’s Souls Remake.

PlayStation 5 un anno

A completare il feeling da next gen ci ha pensato il controller DualSense, che proprio grazie alle esclusive Sony ha potuto dare il meglio di sé, con il feeback aptico e i grilletti adattivi, in grado di creare un’esperienza di gioco più immersiva che mai. Peccato solo che gli utilizzi delle peculiarità del controller siano ancora piuttosto limitati e dovremo aspettare l’arrivo di giochi più ambiziosi per vedere davvero le sue potenzialità espresse a 360 gradi.

Anche sul sistema operativo c’è poco da recriminare, dato che si tratta di un diretto upgrade di quanto visto su PS4, anche se qui dobbiamo segnalare la mancanza di alcune funzioni, alquanto comode, che su old gen invece non si erano fatte attendere. Una su tutte è la possibilità di ordinare i giochi in cartelle, inspiegabilmente ancora assente a distanza di un anno.

Insomma, tecnicamente parlando si può recriminare ben poco alla nuova console Sony.

Sì, ma i giochi?

Una delle note dolenti che affliggono PlayStation 5 è quella dei giochi. Nonostante siano usciti diversi titoli durante gli scorsi mesi, infatti, sono davvero pochi quelli che fanno pensare davvero alla nuova generazione. Il motivo è tanto semplice quanto disarmante: la scarsità di console a portato Sony ha rivalutare la sua strategia produttiva, optando per l’uscita di titoli cross gen in modo tale da non alienare una parte consistente dell’utenza.

Alcune esperienze ludiche pensate specificatamente per la next gen le abbiamo ricevute ovviamente; stiamo parlando di titoli del calibro di Demon’s Souls Remake, Returnal, Kena Bridge of Spirts e Deathloop, tutte produzione di alto livello in grado di capitalizzare fortemente sul nuovo hardware messo in campo da Sony.

PlayStation 5 un anno

Tuttavia, la stragrande maggioranza dei titoli arrivati dopo il lancio della console sono stati software di terze parti, che sebbene di qualità, non sono abbastanza per far brillare le potenzialità di PS5. Siamo comunque di fronte a prodotti di alta qualità nella maggioranza dei casi, come peraltro ci si aspetterebbe dal mercato tripla A, ma che mostrano il fianco a diversi limiti tecnici che per molti non giustificano l’acquisto di una nuova console.

In questo contesto Sony ha iniziato a pubblicare anche le Director’s Cut, sfruttando la retrocompatibilità di PS5. Si tratta in questo caso di versioni migliorate di giochi già usciti, con tanto di nuovi contenuti. Death Stranding è un esempio lampante di questa strategia, che per il momento non ci sentiamo di promuovere appieno, dato che comporta un discreto rincaro su molte esclusive.

Nonostante quindi non possiamo lamentarci della qualità effettiva dei videogiochi arrivati su PlayStation 5 negli ultimi mesi, la mancanza di esclusive comincia a farsi sentire. Una mancanza che fortunatamente sembra destinata ad essere almeno in parte stemperata a partire dai primi mesi del 2022.

Uno sguardo verso l’orizzonte

Al netto di qualche, doveroso, criticismo, sulla lineup, il futuro di PlayStation 5 appare quanto meno stimolante, in termini di prodotti in arrivo. Il 2022 in questo senso sarà l’anno di Gran Turismo 7, di Horizon Forbidden West e di God of War Ragnarok, tutti titoli che non dubitiamo saranno decisivi per il successo futuro di PS5. Stiamo, purtroppo, anche in questo caso parlando di prodotti cross gen, ma vista la loro natura di esclusive first party è probabile che Sony saprà declinarne le versioni next gen nel modo migliore possibile.

In questo contesto si colloca anche la nuova divisione PlayStation Indies, che dovrebbe sfornare prodotti come come Little Devil Inside, Stray, Sifu e Season durante i prossimi mesi. E’ molto probabile che a questo quartetto inziale si aggiungeranno molti altri videogiochi, considerando anche il grosso investimento che Sony sta effettuando nel settore dello sviluppo indipendente.

PlayStation 5 un anno

Spostandoci su videogiochi non in esclusiva, il 2022 dovrebbe vedere l’arrivo anche di altri attesissimi videogioco come l’enigmatico ed interessante Forspoken di Squre Enix, e magari persino Dragon Quest XII, di cui però, al momento, non sappiamo ancora praticamente nulla.

In tutto questo, Sony ha anche recentemente acquistato Bluepoint Games e Insomniac Games, il primo al lavoro su progetti attualmente non ancora annunciati e il secondo impegnato nella produzione di una cospicua raccolta di titoli a tema Marvel. Insomma il 2022 potrebbe essere l’anno in cui la nuova generazione inizierà veramente a farsi sentire, d’altronde la stessa Sony ha dichiarato di avere la bellezza di venti esclusive attualmente in via di sviluppo.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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