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Anche Super Mario fa il dito medio al Twitter di Elon Musk

Le nuove "spunte blu" hanno prodotto risultati divertenti (ma preoccupanti)

Per due ore, Super Mario ha fatto il dito medio a tutto Twitter, da un account verificato dalle spunte blu a pagamento volute da Elon Musk. E oltre a questo finto account Nintendo, ci sono stati post da versioni parodistiche di LeBron James, Donald Trump, Valve e persino Gesù Cristo. Tutti account verificati pagando otto dollari al mese.

Da Super Mario a LeBron James: tutte le finte “spunte blu” su Twitter

Fino alla scorsa settimana, le spunte blu su Twitter significavano che l’account aveva superato un processo di verifica. Quindi tweetare qualcosa all’account di Nintendo voleva dire rivolgersi al team social media della software house di Mario, Link e Pikachu.

Ma Elon Musk, neo-CEO del social, ha voluto rendere le spunte blu qualcosa che si può comprare con l’abbonamento a Twitter Blue: 8 dollari al mese per un account verificato. Il risultato? Per due ore un finto account di Nintendo USA chiamato “@nIntendoofus”, con la sua cara spunta blu accanto al nome, ha mostrato un Mario che faceva il dito medio a tutto Twitter.

nintendo spunte blu twitter elon musk min

Una situazione che forse non renderà felicissima la stessa Nintendo, che probabilmente ci penserà due volte prima di pagare per spazi pubblicitari sul social. Visto che l’ultimo tweet trending su Mario lo ha postato un account parodistico.

Dallo sport alla religione, account finti verificati per 8 dollari

Ma Mario non è la sola vittima di account parodistici con le spunte blu su Twitter. Per esempio, dal mondo del videogame un finto account Valve (@valvesoftware) ha annunciato l’arrivo di Ricochet: Neon Prime, un mix inesistente fra un gioco classico e il prossimo nuovo lancio di Valve. E un finto account di LeBron James (@KINGJames) ha annunciato che avrebbe lasciato i Lakers per tornare “a casa”, giocando per i Cleveland Cavaliers. Cosa assolutamente falsa.

Quello più preoccupante forse è però un finto account di Donald Trump (che resta per il momento bandito da Twitter), che con il nome @DonTrumpReal ha scritto: Questo è il motivo per cui il piano di Elon Musk non funziona”.

Tantissime altre figure politiche americane, grandi nomi dello sport e non solo hanno visto il proprio nome utilizzato da un account parodistico, con la verifica delle spunte blu. Perfino il finto account di Gesù Cristo (@jesus) ha scritto Chi ha due pollici ed è verificato?”

twitter spunte blu gesu min

La risposta di Twitter (e la fine dell’etichetta Ufficiale)

Twitter per il momento sta prendendo azione diretta, sospendendo gli account di questi utenti. Ma il finto account Nintendo a continuato a restare online per un paio d’ore, quello di Valve ancora di più. La compagnia, che ora ha anche la metà dei dipendenti dopo i licenziamenti di massa voluti da Musk, deve cercare di prendere in fallo tutti questi impostori. Che per il momento stanno solo prendendo in giro Musk e la sua scelta con Twitter Blue. Ma altri utenti più scaltri potrebbero diffondere fake news.

Per rispondere a questo problema, nei giorni scorsi Twitter aveva ipotizzato un etichetta “Ufficiale” da mettere accanto alle figure istituzionali e alcune celebrità. In modo da sapere se è davvero un tweet arriva dalla Casa Bianca o dal New York Times, invece che da un troll che ha cambiato nome su Twitter.

Ma come fa notare TechCrunch, Musk ha già escluso questa possibilità. Non con un comunicato stampa ufficiale in cui spiega la situazione, ma rispondendo a un tweet dello YouTuber Marques Brownlee che parlava dell’etichetta ufficiale dicendo “L’ho uccisa“. Quello che resta è la possibilità di cliccare sulla spunta blu per capire come l’account ha ottenuto il check, se pagando o per notorietà. Ma non sembra la più semplice delle soluzioni.

In un altro tweet, Musk ha scritto: “Nei prossimi mesi su Twitter faremo molte cose stupide. Manterremo ciò che funziona e cambieremo ciò che non funziona”. Una frase che sembra più adatta a una piccola startup che a uno dei social più grandi al mondo. E speriamo che Musk non adotti lo stesso spirito sulla guida autonoma di Tesla o i lanci spaziali di SpaceX: il risultato potrebbe essere molto più preoccupante di Mario che fa il medio.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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