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WhatsApp a pagamento, ma non per tutti: ecco chi si salverà

L'app di messaggistica è pronta a monetizzare con i profili Business

Sono passati quattro anni dalla storica acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook Inc., mossa che è costata ben 22 miliardi di dollari alla società di Mark Zuckerberg.

La popolare app di instant messaging non ha mai generato particolari ricavi per la casa di Menlo Park – complice la completa gratuità del servizio – spingendo così la compagnia a studiare un metodo per monetizzare, magari partendo dalle aziende.

Queste ultime potranno raggiungere facilmente la propria potenziale clientela grazie alla piattaforma di messaggistica, ma solo pagando una determinata somma di denaro.

WhatsApp accoglierà le pubblicità nelle sue chat

È con questa mossa che WhatsApp ha intenzione di introdurre le pubblicità nelle conversazioni aperte all’interno della sua app. I contenuti promozionali sarano però inviati agli utenti dai cosiddetti profili Business – la cui feature è stata presentata lo scorso gennaio – che si distingueranno per la presenza di una spunta verde vicino al nome.

Entrando in contatto con un profilo Business potremo rivolgergli domande, critiche o inviare il proprio feedback in merito ai servizi offerti dalla relativa compagnia, in modo diretto e istantaneo, quasi come se stessimo scrivendo a un amico. In questo caso, però, i messaggi scambiati potranno essere analizzati dall’azienda in questione attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla stessa Facebook Inc..

Per quanto riguarda i banner pubblicitari, questi dovrebbero apparire nelle chat entro il 2019, quando la piattaforma Business di WhatsApp verrà perfezionata dagli sviluppatori.

Noi utenti, per fortuna, non dovremo sborsare neanche un centesimo, ma quanto costerà alle aziende questo genere di servizio? Tra 1 e 9 cent. di dollaro, almeno secondo le indiscrezioni, che andranno spesi dalle società per ogni messaggio inviato. Sempre dal 2019, le aziende potranno inserire le pubblicità anche nei loro Status per almeno 24 ore.

La gestione di questi banner si baserà i sulla piattaforma pubblicitaria di Facebook. Tra le aziende che si sarebbero interessate al nuovo servizio legato a WhatsApp comparirebbero Singapore Airlines e Uber, ma molte altre starebbero già testando la feature.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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