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eBay licenzia il 9% dei dipendenti

Anche TikTok decurterà l’organico

Il 2024 è iniziato da poco e, purtroppo, per quanto riguarda i licenziamenti nel comparto tech non si sta segnalando alcuna discontinuità rispetto allo scorso anno.

Nelle prime settimane di gennaio vi abbiamo dato due notizie. Twitch, di proprietà di Amazon, lascerà a casa 500 dipendenti, pari al 35% del personale. E Google ha annunciato la prima tranche di tagli: qualche centinaia di dipendenti. E parliamo di “prima tranche” perché il piano complessivo di Alphabet dovrebbe prevedere la riduzione del personale del 6%, e coinvolgere addirittura 12.000 lavoratori.

Ora ci risiamo: eBay licenzia, o sta per licenziare, circa un migliaio di dipendenti, pari al 9% dell’organico. E altre aziende del settore tech opereranno tagli. Cosa sappiamo?

eBay licenzia il 9% del personale

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Non si tratta di un rumor ma di una notizia ufficiale, pubblicata sul sito dell’azienda nella giornata di martedì 23 gennaio. E firmata nientemeno che dall’amministratore delegato Jamie Iannone: eBay licenzia circa 1.000 dipendenti, ossia il 9% dell’organico.

Anche se il titolo della nota, con buona pace di chi resterà a casa, è rivoltato in positivo: “Garantire il successo a lungo termine di eBay”.

Nel primo paragrafo della nota si leggono i successi ottenuti e le prospettive per il futuro. Nel secondo, si accenna al fatto che, tuttavia, c’è bisogno di maggior agilità e rapidità decisionale. Ed ecco che solo nel terzo paragrafo viene annunciata la notizia concreta, cioè il fatto che eBay licenzia il 9% dei suoi dipendenti a tempo pieno.

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Ecco come eBay licenzia

Al di là del discutibile modo in cui viene fornita la notizia, è altrettanto curioso, diciamo così, leggere il modo con cui eBay licenzierà un migliaio di lavoratori.

Siccome l’avviso verrà dato tramite Zoom, “chiediamo che tutti i dipendenti statunitensi lavorino da casa il 24 gennaio per garantire spazio e privacy per queste conversazioni. Ci impegniamo a trattare tutti con rispetto ed empatia durante questa transizione e a fornire ai dipendenti interessati supporto e risorse.”

Insomma: i dipendenti di eBay lavoreranno tutti da casa nella giornata del 24 gennaio. Con la postilla che, per mille di loro, quella sarà l’ultima giornata lavorativa, e vivranno con l’angoscia di veder apparire sul monitor del computer l’icona di Zoom. E meno male che si parla di “empatia”.

Il futuro di eBay

Jamie Iannone nella nota spiega che, nonostante le buone performance dell’azienda, i costi erano eccessivi. “Per risolvere questo problema, stiamo implementando cambiamenti organizzativi che allineano e consolidano determinati team per migliorare l’esperienza end-to-end e soddisfare meglio le esigenze dei nostri clienti in tutto il mondo.”

La comunicazione si chiude con l’auspicio da parte del CEO di eBay di vedere nel futuro prossimo un’azienda “più focalizzata, agile e reattiva, meglio posizionata per portare avanti il nostro obiettivo di creare opportunità economiche per tutti.”

I tagli di TikTok

eBay licenzia e non è l’unica azienda tecnologica a farlo. ByteDance, proprietaria di TikTok, già nel corso del 2023 aveva tagliato centinaia di posti, relativi però ad altre aziende.

Ora un portavoce ha fatto sapere che a essere toccato sarà il tanto discusso social TikTok. Resteranno senza lavoro 60 dipendenti, attualmente impiegati nella divisione pubblicità e vendite. La società non ha motivato la sua scelta.

Riot Games: 530 dipendenti a casa

Terza azienda che nel giro di poche ore ha annunciato tagli al personale è Riot Games.

Il cui CEO, Dylan Jadeja, è quanto meno più diretto ed esplicito nella sua dichiarazione: “Alcuni dei significativi investimenti che abbiamo fatto non stanno dando i loro frutti. Vogliamo concentrarci su un minor numero di progetti ad alto impatto per portarci verso un futuro più sostenibile”.

E così, lasciando senza impiego 530 lavoratori, il personale verrà decurtato dell’11%.

L’azienda chiuderà l’etichetta Riot Forge, nata nel 2019, e Legends of Runeterra, un gioco di carte collezionabili che, spiega Jadeja, “non ha funzionato come avrebbe dovuto.” La società ha fatto sapere di volersi concentrare sui suoi titoli di maggior impatto, come League of Legends, Valorant, Teamfight Tactics e Wild Rift.

Nel solo settore dei videogiochi, in questo inizio di 2024 ci sono stati già più di 2.000 licenziamenti.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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